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Rilasciati i codici sorgenti per lo Xiaomi Mi 6: inizia lo sviluppo delle prime custom ROM?

Forse non tutti sanno che il rilascio dei codici sorgenti, i codici di sviluppo che sono alla base dei firmware e delle ROM di un device, corrisponde inevitabilmente ad un punto di partenza per lo sviluppo di ROM alternative. Il perché di questo breve incipit, come avrete visto dal titolo, è presto detto: da oggi gli sviluppatori e i fan possono iniziare a sfruttare i codici sorgenti dello Xiaomi Mi 6 per sviluppare ROM personalizzate!

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Buone notizie dunque per chi sperava di potersi divertire e cimentare nella ricerca di una ROM alternativa alla MIUI 9: installare la Resurrection Remix, la AOSP Extended o la Mokee – solo per citarne alcune – non dovrebbe più essere un problema. Ovviamente adesso si parlerà di porting ufficiali, realizzati dai team ufficiali che si occupano della realizzazione delle suddette ROM.

Ma non è finita qui. I più esperti lo sapranno già ma è bene precisarlo: molti fan e utenti un po’ più smanettoni adesso potranno fare incetta di codici Kernel per realizzare ROM che prendono il meglio di più ROM, personalizzandole a proprio piacimento. Agli utenti comuni mortali non resta quindi che attendere con pazienza lo sviluppo e il rilascio di queste ROM alternative.

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Ottima notizia, ma cosa c’è di nuovo?

Con questo paragrafo, che vi prometto sarà breve, voglio lasciarvi uno spunto di riflessione. La notizia del rilascio dei sorgenti avviene a meno di 6 mesi dal lancio di Xiaomi Mi 6.
L’azienda con a capo Lei Jun ci aveva abituato a non essere così propensa ad una rapida diffusione delle “fondamenta” dei propri dispositivi: basti pensare che per Mi 5 ci vollero circa 8 mesi (da febbraio a fine settembre) e che per Mi 5S è stato necessario attendere fino a maggio di quest’anno (da settembre 2016, ben 9 mesi!).

Cosa voglio dire con questo? Beh, le mie supposizioni in realtà sono due e ve le scrivo brevemente, sperando che qualcuno di voi possa commentarle costruttivamente.

1

Xiaomi Mi 6 ha avuto bisogno di meno tempo per uno sviluppo adeguato?

L’idea è che Xiaomi abbia lavorato per molto tempo su Mi 6 e che il lancio di Mi 5S sia stato solo un tentativo di mettere una pezza ad alcuni problemi ricorrenti su Mi 5. Quello che voglio dire – ma è una mia opinione – è che forse l’azienda possa aver lanciato Mi 5S, come un ibrido tra Mi 5 e Mi 6, anticipando il lancio di Xiaomi Mi 6 di qualche mese per far fronte ad alcune problematiche che affliggevano Mi 5. In quest’ottica, lo sviluppo di Mi 6 avrebbe richiesto meno tempo, sì, ma solo perché in parte già sviluppato prima del lancio improvviso di Mi 5S.

D’altronde questo Xiaomi Mi 6 si distacca fortemente sia da Mi 5 che da Mi 5S e l’ottimizzazione si vede!

 

2

Xiaomi sta cercando di tornare ad essere un brand “developer-friendly”?

I più “anziani” – non me ne vogliano -, quelli che conoscono e che hanno avuto a che fare con il brand da più tempo sicuramente se lo ricorderanno. Qualche anno fa Xiaomi era pressoché un brand per smanettoni, un brand che in parte ha anticipato OnePlus con la sua apertura al mondo dello sviluppo mobile. Da circa una decina di mesi a questa parte, però, Xiaomi aveva dato l’impressione di voler chiudere le porte allo sviluppo “alternativo”: ricordiamo a tal proposito l’introduzione del blocco del bootloader, l’introduzione dell’iter infinito per sbloccare il bootloader, l’incompatibilità con alcuni tool di flash e, in ultimo, il blocco della modalità EDL software a bootloader bloccato.

Tutto questo per dire cosa? Probabilmente la scelta va rivalutata considerando anche la partnership con Google. Il lancio di Xiaomi Mi A1, con software Android One, infatti, potrebbe spiegare questa scelta di Xiaomi di tornare alle origini anticipando il rilascio dei codici sorgenti per tornare ad essere un brand più vicino agli utenti amanti dello sviluppo software.

Ma, potrebbe. E’ solo un mio parere.

Vi lascio intanto il link alla pagina dei codici sorgenti per Xiaomi Mi 6. Fateci sapere cosa ne pensate!

[codici sorgenti Mi 6]

 

Marco Rossano
Marco Rossano

Studente di ingegneria gestionale, blogger appassionato del mondo Xiaomi e, più in generale di tecnologia. Nel tempo libero, oltre a scrivere guide per i dispositivi Xiaomi, ho tre passioni: il calcio, la musica e il ciclismo :) Scrivimi: https://www.facebook.com/yugin89

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Lorenzo Ori
6 anni fa

Brava Xiaomi, faccio i complimenti alla serietà del produttore visto che ha rilasciato un kernel incompleto violando la licenza GPLV2 che obbliga il produttore a rilasciare un kernel source aggiornato, completo e funzionale. #xiaomishitasalways

Cristian Martina
Cristian Martina
6 anni fa

Peccato che per il Redmi note 3 pro non ha rilasciato l’aggiornamento dei sorgenti, ancora fermi a lollipop e senza hardware goodix. Qundi chi come me ha goodix deve attendere e sperare che gli sviluppatori risolvano. Io continuo a sperare in un rilascio.
Spero anche rilascino i sorgenti del Redmi 4A che ho da poco ordinato a 75€ grazie a voi.

Lorenzo Ori
6 anni fa

Non sei molto furbo se acquisti Xiaomi, tieni presente che l’open source ha un costo e per 75€ sai quello che ti porti a casa. Non voglio parlare della MIUI perchè a livello software è una cosa oscena ma vabbè, se il trend è quello fra gli “esperti” di android siamo messi bene

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