La crescente concorrenza nel mondo dello streaming sta spingendo le piattaforme a esplorare nuove strategie per rimanere al top. Netflix sembra avere in mente una nuova mossa per massimizzare i propri guadagni dopo aver rimosso il piano base da 7.99 €. Le recenti indiscrezioni suggeriscono che Netflix potrebbe aumentare il prezzo dei suoi piani senza pubblicità, indirizzando così gli utenti verso il piano con annunci, noto per essere il più redditizio per l’azienda.
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Qual è la strategia di Netflix
Un aumento di prezzo per i piani senza pubblicità di Netflix potrebbe sembrare una strategia audace, ma è una mossa calcolata verso l’incremento della redditività. Secondo gli analisti interpellati da Reuters, l’aumento di prezzo potrebbe avvenire nei prossimi mesi, spingendo indirettamente gli utenti a considerare il piano Standard con pubblicità. Questo piano, pur interrompendo la visione con annunci, offre un costo inferiore che potrebbe attrarre una fetta più ampia di pubblico.
Perché il cambio di strategia?
Netflix ha sempre cercato di bilanciare l’esperienza dell’utente con la necessità di generare entrate sostanziali. La notizia di un possibile aumento del prezzo era circolata già due settimane fa, ed ora emerge che l’intento sarebbe quello di capitalizzare maggiormente sul piano con pubblicità, grazie ai maggiori ricavi per utente derivanti dalla presenza degli annunci.
Il mercato reagirà solo quando l’informazione sarà confermata. Tuttavia, la storia recente di Netflix mostra che l’azienda ha saputo navigare decisioni simili con successo. Nel secondo trimestre, circa 6 milioni di nuovi abbonati hanno raggiunto Netflix, dopo la decisione di limitare la condivisione delle password al di fuori dei termini di servizio, dimostrando una certa resilienza e accettazione delle sue politiche da parte del pubblico.
Cosa succederà in Italia?
In Italia, i piani di abbonamento variano da un minimo di 5,49 euro al mese per il piano Standard con pubblicità, a 12,99 euro e 17,99 euro per i piani Standard e Premium senza pubblicità rispettivamente. L’aumento dei prezzi potrebbe vedere una parte di utenti migrare verso l’opzione più economica con pubblicità, soprattutto in un periodo economico incerto.
