La fluidità nella comunicazione tra dispositivi è diventata una necessità impellente. Google sta rispondendo a questa esigenza ampliando l’integrazione dei servizi cross-device su Android, un passo verso un ecosistema simile a quello di Apple. Questo sviluppo promette di rendere più smooth il modo in cui interagiamo con la nostra tecnologia quotidiana, offrendo una condivisione di dati senza soluzione di continuità tra dispositivi diversi.
Innovazioni nei servizi cross-device Android per un’esperienza integrata
L’integrazione tra dispositivi è un concetto che Google sta portando a un nuovo livello con l’ultimo aggiornamento dei servizi cross-device per Android. Questa novità si propone di colmare il divario tra smartphone, tablet e Chromebook, permettendo una condivisione fluida di accesso a internet, notifiche, app di messaggistica e persino il passaggio di chiamate video tra dispositivi. Finora, chi possedeva più dispositivi Android non godeva di tale integrazione, ma sembra che le cose stiano per cambiare.
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La rivelazione di queste funzionalità emergenti è merito dell’esperto Android AssembleDebug, che ha scoperto come attivare alcune opzioni nascoste. Queste impostazioni svelano un nuovo flusso di configurazione che facilita la scoperta e la condivisione con altri dispositivi collegati allo stesso account Google.
Nello specifico i servizi cross-device che si potranno condividere tra dispositivi Android saranno:
- password Wi-Fi
- hotspot
- trasferimento chiamate video
Per garantire una sicurezza adeguata, ogni dispositivo dovrà confermare manualmente la volontà di unirsi al gruppo, evitando collegamenti indesiderati o malevoli. Sarà possibile gestire i dispositivi inclusi nel gruppo, con opzioni per condividere specifiche funzionalità o rimuovere dispositivi individualmente.
Sebbene l’interfaccia dei servizi cross-device su Andorid sia accessibile attivando determinate opzioni da sviluppatore, Google non ha ancora annunciato ufficialmente queste funzionalità né si hanno notizie del loro rilascio effettivo. Tuttavia, la quasi completa implementazione e il funzionamento dimostrato da AssembleDebug suggeriscono un’imminente presentazione ufficiale, forse in concomitanza con il Feature Drop di Android 14 QPR2 di marzo, che dovrebbe introdurre nei prossimi mesi tutte le novità testate.
