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ChatGPT adesso parla come un vero essere umano grazie a Voice. Ecco come funziona la feature

ChatGPT Voice, l’ultima innovazione di OpenAI, offre un’esperienza unica nel mondo degli assistenti virtuali. Questa tecnologia, basata su un sistema avanzato di intelligenza artificiale, permette interazioni vocali sorprendentemente realistiche. A differenza dei tradizionali assistenti vocali, Voice può gestire risposte complesse, mostrando capacità di comprensione e interazione quasi umane.

OpenAI svela Voice: l’assistente vocale di OpenAI nato in un periodo turbolento

Questa nuova funzionalità annunciata in precedenza, disponibile gratuitamente per tutti, rappresenta un passo avanti significativo nella comunicazione AI-umana. Diversamente dai precedenti assistenti vocali, ChatGPT Voice offre risposte elaborate e naturali a domande complesse, grazie all’integrazione del sistema LLM (Language Learning Model) di ChatGPT. La voce, sorprendentemente realistica, è il risultato dell’utilizzo di una libreria di suoni registrati da attori, permettendo una sintesi vocale che cattura sfumature e intonazioni umane.

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L’innovazione di ChatGPT Voice è indiscutibile. La capacità di questo assistente virtuale di fornire risposte fluide, naturali e dettagliate in un contesto di dialogo aperto è senza precedenti. Gli utenti possono accedere alla funzionalità nell’app ChatGPT su Android e iOS, avviando conversazioni con un semplice tocco sull’icona delle cuffie. Questa interfaccia intuitiva rende ChatGPT Voice accessibile a un vasto pubblico, aumentando la portata e l’efficacia dell’AI nel quotidiano.

Il lancio di ChatGPT Voice arriva in un periodo particolarmente turbolento per OpenAI. L’azienda ha recentemente affrontato una crisi esecutiva con il licenziamento inaspettato del CEO Sam Altman, seguito dalla partenza di tre importanti ricercatori e conclusosi con il ritorno di Altman in OpenAI. Questi eventi hanno scatenato una reazione a catena all’interno dell’organizzazione, culminata nella richiesta di dimissioni collettive da parte di quasi tutto il personale. La situazione ha attirato l’attenzione sulla gestione e sulle decisioni strategiche di OpenAI, sollevando domande sulla direzione futura dell’azienda.

In ogni caso sembra che ora la situazione si sia normalizzata, anche se il più grande investitore in OpenAI, ovvero Microsoft, sembra abbia spinto per avere almeno un posto nel consiglio di amministrazione dell’azienda. Questo, si dice, per tutelarsi da partenze improvvise come quella di Altman

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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