Mentre la posizione di Google in Cina nel corso degli anni si è attenuata è evidente che le barriere linguistiche, culturali oppure la mancanza di hardware integrativo rendono limitate le funzionalità offerte dal gigante delle ricerca Web, ma anche di Alexa di Amazon e Siri di Apple.
Xiaomi sa bene questa cosa, e quindi ha pensato di sviluppare una soluzione che porta il nome di Xiao AI, che l’azienda cinese ha introdotto a luglio 2017 con il suo Mi AI Speaker. Xiao Ai è l’assistente vocale che è integrato anche nel recentissimo Mi Mix 2S, e che promette di portare le stesse funzionalità offerte dai competitor, anzi in Cina potrebbe decisamente fare meglio.
In soli otto mesi Xiao AI è stato consultato 1,1 miliardi di volte, sfruttato 11 milioni di volte al giorno e impartito comandi per dispositivi smart per ben 310000 volte. Xiaomi Mi AI Speaker è diventato in poco tempo il fulcro di una casa intelligente e sempre più domotica grazie al supporto ad oltre 40 prodotti.
Ora Xiaomi ci mostra in un video le potenzialità offerte dal suo assistente vocale Xiao Ai, che in un certo senso strizza l’occhio all’assistente di Google, tanto da emularne le barre colorate in ricezione dei comandi. Possiamo interrogare Xiao AI circa il meteo, chiedere le condizioni del traffico, ricordarci i promemoria ed appuntamenti ma anche fornirci le ultime news. Possiamo controllare una serie di elettrodomestici come Mi TV, Mi TV Box, Mi Robot Vacuum, il prutificatore d’aria, la pentola cuoci riso o la piastra ad induzione, le lampadine RGB e molto altro semplicemente con un comando vocale.
Inoltre attraverso accessori come Mi Smart Plug e Mi Smart Power Strip, gli elettrodomestici non dotati di funzionalità smart potranno essere controllati tramite Mi Speaker AI o con lo smartphone che integra l’assistente Xiao AI. Purtroppo la disponibilità e le funzionalità sono relegate alla Cina, ma Xiaomi ha recentemente siglato una partnership con Microsoft per portare Mi AI Speaker con Cortana nei mercati esteri a livello globale, quindi la speranza è l’ultima a morire