Xiaomi Smart Band 7 Pro a 66 EURO è da prendere al volo anche se…
Non c’è dubbio che tra le più popolari fitness tracker troviamo la Mi Band di Xiaomi che da sempre è stata considerata la regina del segmento tecnologico d’appartenenza, costruendo la sua popolarità anche per via di un prezzo economico. Col passare degli anni le esigenze dell’utenza si sono fatte sempre più particolari e a molti anni di distanza dal debutto della prima generazione, il brand cinese porta sul mercato la Xiaomi Smart Band 7 Pro, di cui non mancano alcune limitazioni, che scopriamo assieme alle sue specifiche, all’interno di questa recensione.
Un rapido cenno all’unboxing, che non vede particolari sorprese, in quanto all’interno della confezione troviamo unicamente la band con il suo cinturino, il cavo di ricarica con attacco magnetico e il libretto d’istruzioni. Xiaomi Smart Band 7 Pro, questo il nome completo che perde il suffisso MI, perde anche l’inconico design a forma di capsula per un più tradizionale orologio con cassa rettangolare. Infatti sul fronte dell’indossabile troviamo un display di natura AMOLED da 1,64 pollici, quindi più ampio di quanto visto sulle precedenti generazioni, ampliando quindi per via delle dimensioni generali più grandi, anche una batteria da 235 mAh oltre che la presenza di un GPS a bordo, ma andiamo per gradi.
In sintesi, la nuova band di Xiaomi rispetto il passato si pone come via di mezzo tra una smartband ed uno smartwatch/sportwatch. Come accennato prima, il design viene rivoluzionato adottando linee più squadrate, e anche il cinturino cambia tipo di attacco, ora proprietario ma perlomeno con fibbia di chiusura, più salda, mantenendo invece la realizzazione con materiale TPU, leggero e traspirante. Indossarla anche in fasi concitate di sport oppure durante la notte, è un piacere.
Passando al display, rispetto il passato, questo risulta non solo più grande ma anche più luminoso, anche sotto luce diretta del sole, integrando peraltro un sensore di luce ambientale che tarerà automaticamente il giusto livello d’illuminazione del display (disponibile anche la regolazione manuale). Disponibile inoltre la funzione AOD (Always On Display) che varia a seconda della watchfaces impostata, anzi a tal proposito sono disponibili oltre 100 quadranti, alcuni anche di tipo dinamico e personalizzabili nelle informazioni mostrate a schermo.
La leggibilità dei contenuti è ottima, contando su una densità di pixel di tipo Retina, pari a 326 PPI. L’ampio display di Xiaomi Smart Band 7 Pro, permette peraltro una migliore lettura delle notifiche anche per via di un carattere più grande, oltre che la visione del menù di sistema di tipo ad icone oppure ad elenco. Infine segnalo una migliore reattività del touch, rispondendo sempre ai tocchi in modo fluido e senza alcun lag.
In realtà mi manca di dire ancora qualcosina sul display, ovvero che questo è protetto da un vetro curvo con lavorazione 2.5D e trattamento anti impronte, anche se purtroppo le impronte e lo sporco in generale rimangono comunque impresse sul display, ma perlomeno posso dire che è risultato abbastanza resistente ai piccoli urti. Xiaomi Smart Band 7 Pro, inoltre si distingue per la presenza di un microfono sul lato destro della capsula, il quale però servirà unicamente ad impartire comandi ed interrogare l’assistente vocale Alexa, supportato dal software della band. Quindi non createvi illusioni, l’indossabile smart di Xiaomi non può chiamare. Peraltro manca anche l’NFC e quindi non possiamo sfruttare la funzione di pagamento in mobilità.
A dirla tutta, è proprio il lato smart a non fare alcun passo in avanti rispetto le generazioni passate, infatti anche sul fronte notifiche non abbiamo alcun miglioramento. Possiamo unicamente visionarle, senza la totale compatibilità alle emoji, ma non rispondere ed anche la sincronizzazione con lo smartphone non è al top. Infatti se una notifica viene letta su uno o l’altro dispositivo, questa rimarrà in memoria.
A livello di sensoristica non possiamo lamentarci, in quanto l’orologio in questione offre oltre che al classico sensore cardio, anche quello dedicato alla rilevazione del valore SpO2. Ma la simbiosi dei sensori integrati, permette anche il pieno monitoraggio del sonno, del conteggio dei passi, dello stress e naturalmente di attività sportive, ben 117, con netto miglioramento della precisione dei dati raccolti. Unica nota stonata è però il dato relativo all’ossigenazione del sangue, in quanto se tenuto attivo H24, a volte crea falsi allarmismi, restituendo valori da ricovero quando in realtà godete di ottima salute e respirazione perfetta.
Tutto questo ci porta ad una preziosa novità di Xiaomi Smart Band 7 Pro, ovvero la presenza di un modulo GPS con aggancio dei satelliti Galileo, il quale quindi permette il monitoraggio del tracciato delle attività all’aperto senza dover contare dell’ausilio dello smartphone. La precisione del GPS è abbastanza buona: come tanti altri GPS va in difficoltà in zone dove la presenza di abitazioni e palazzi si fa consistente, ma nel complesso la ricezione del segnale è rapida e piuttosto precisa, seppur ricordo che il bracciale smart di Xiaomi non è uno sportwatch nè tantomeno un dispositivo professionale. Esistono però i promemoria personalizzati per aiutare l’utente a capire e regolare la propria salute fisica: riceveremo notifiche nel caso in cui il valore della frequenza cardiaca oppure il valore SpO2, risulti al di sopra o sotto una certa percentuale.
La presenza del GPS aggiunge certamente un elemento importante per gli appassionati di sport, che potrebbero preferire Mi Band 7 Pro alla variante standard, anche per via della presenza di 117 modalità sportive da monitorare, ma soprattutto ad una sorta di allenatore per la corsa, in quanto il software integrato mette a disposizione diversi programmi per bruciare grassi, proponendo programmi base o avanzati, e fornendo le informazioni precise per alternare corsa alla camminata, suggerendo gli intervalli e il ritmo da tenere. E’ possibile anche attivare la funzione di riconoscimento automatico dello sport, che analizzerà immediatamente la frequenza cardiaca e determinerà se l’utente sta correndo, saltando la corda etc..
Un “difetto” della Smart Band 7 Pro è legato all’autonomia, nonostante la presenza di una batteria con capacità di 235 mAh, la quale a detta dell’azienda garantisce almeno 12 giorni pieni di utilizzo con un minimo di 6 giorni con utilizzo stress. In realtà, io che non sono uno sportivo e che di certo non ho stressato il gadget di Xiaomi, sono arrivato al massimo a 4 giorni. Dovrete quindi calibrare bene le funzioni che servono realmente, ad esempio disattivando l’AOD, considerando che per il monitor sportivo di base il display rimane comunque sempre acceso. Piccoli trucchi per aumentare la resa energetica, ma disattivare tutte le funzioni di cui gode la band per guadagnare qualche giorno, a mio modo di vedere non ha molto senso.
A livello di dati monitorati l’orologio smart di Xiaomi si conferma una certezza, nel senso che quanto restituito è completo e piuttosto affidabile. La difficoltà nel raggiungere il valore reale di frequenza cardiaca ad esempio, la si ha solo quando facciamo cambi repentini di attività, ma nel lungo termine l’affidabilità del dato è realistico. Peraltro possiamo spingerci nel monitorare anche sport acquatici come il nuoto, grazie alla certificazione per immersione fino a 5 ATM.
Naturalmente gli aspetti più dettagliati legati ai dati di salute si trovano nell’app companion Mi Fitness, suddivisi per schede come monitoraggio del sonno, stress etc.. A proposito di sonno, la band può visualizzare i cicli di sonno profondi e quelli leggeri, ma anche REM, con una precisione che non ho visto nemmeno su wearable di fascia alta. Dall’applicazione possiamo poi impostare tutti i settaggi dell’orologio oltre che decidere da quali applicazioni ricevere notifiche, le soglie cardio e SpO2, cambiare watchface, aggiornare il firmware e molto altro.
PREZZO E CONCLUSIONI
La Xiaomi Smart Band 7 Pro è disponibile ormai, anche in versione Global, su tanti negozi online, ma è lo store di Hekka.com a spuntarla sul prezzo, offrendola a circa 66 euro. Se consideriamo che il prezzo di listino ufficiale è di poco inferiore ai 90 euro, capite che l’offerta in corso è più che valida ed è proprio questo prezzo a dare un senso alla band di Xiaomi.
La presenza di uno schermo più ampio ed il GPS integrato sono aspetti da prendere in considerazione, ma a mio avviso il porsi al centro tra una fitness tracker ed uno smartwatch non ha fatto scattare la scintilla nel mio cuore. Insomma, il prodotto di Xiaomi fa tutto o quasi e lo svolge piuttosto bene, ma non eccelle in nessun ambito. Se siete alla ricerca di qualcosa di più completo, alzando un pò il budget trovate dei wearable dotati di Wear OS, altrimenti se siete utenti che vogliono monitorare lo standard, allora a prezzi inferiore trovate un mondo di indossabili.
Non boccio nè promuovo Xiaomi Smart Band 7 Pro ma per le future generazioni se l’azienda vuole tornare agli apici, ha ancora tante migliorie integrazioni da fare. Appuntamento rimandato all’ottava generazione?
