ARCore è la piattaforma di Google per la creazione di esperienze di realtà aumentata. Utilizzando diverse API, il servizio consentiva allo smartphone di rilevare l’ambiente circostante ripreso dalla fotocamera, comprendere il mondo e interagire con le informazioni anch’esse tutte intorno a noi. Le funzionalità chiavi di questo servizio mosso dall’intelligenza artificiale sono fondamentalmente tre: il rilevamento del movimento, la comprensione ambientale attraverso le tre dimensioni e una stima della luce da parte del sensore fotografico. Oggi quattro nuovi dispositivi tra Xiaomi e Redmi ricevono l’ok da Google.
Xiaomi Mi 10 Lite, Mi 11, Mi 10T Lite e Redmi Note 9T ricevono il supporto a Google ARCore per la realtà aumentata
Nella giornata di oggi una pletora di quasi 30 dispositivi hanno ricevuto il via libera da Google. Tra questi 30, quattro sono di Xiaomi e Redmi. Nello specifico gli smartphone del brand che da oggi possono contare su ARCore, servizio per la realtà aumentata, sono:
- Xiaomi Mi 10 Lite
- Xiaomi Mi 10T Lite/Mi 10i/Redmi Note 9 Pro 5G
- Xiaomi Mi 11
- Redmi Note 9T/Redmi Note 9 5G
Il secondo e il quarto dispositivo hanno più nomi poiché sono quelli che contano diverse varianti per i diversi mercati. La storia non cambia però, in quanto condividono lo stesso comparto hardware e software. A variare è solo il nome. Tuttavia c’è da segnalare che tra questi, solo il Mi 11 non supporta ufficialmente l’API Depth che consente al dispositivo di creare mappe di profondità dalle immagini della telecamera RGB.
Con questi quattro smartphones, quelli dell’azienda a poter contare sul servizio sono ad oggi 36. Possiamo dire con assoluta certezza che il brand è quello con il numero maggiore di smartphone che possono contare sul servizio ARCore. Ricordiamo a tal proposito che questa feature non è caratterizzata da un’applicazione, ma è un servizio nativo che Google mette a disposizione nella sua suite.
