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Xiaomi prova a ripulire la sua immagine dopo lo scandalo Privacy distruggendo i dati su server

Nell’ultimo periodo Xiaomi non sembra passarsela bene, trovandosi al centro di alcune polemiche in merito il concetto di privacy. In India addirittura sono state bandite le applicazioni del colosso tecnologico cinese ed i punti vendita del brand sono stati camuffati onde evitare ritorsioni alla merce e verso i dipendenti. Quindi nel tentativo di ripulire la propria immagine, Xiaomi ha reso pubblico come i dischi che risiedono sui propri server vengano distrutti al fine di tutelare la nostra privacy, tramite un processo che evita qualunque forma di recupero dei dati memorizzati su tali dispositivi.

E’ direttamente il presidente del comitato per la sicurezza e la privacy di Xiaomi a rendere pubblica la cosa, mostrando passo passo come le unità di archiviazione sui propri server vengano letteralmente distrutte.

Xiaomi prova a ripulire la sua immagine dopo lo scandalo Privacy distruggendo i dati su server

Le immagini che ci vengono proposte mettono in risalto l’intero processo che prevede lo smontaggio e relativa smagnetizzazione del disco di memoria che viene introdotto successivamente in una sorta di distruggidocumenti, rendendo i dati (crittografati) completamente irrecuperabili. Tramite questo processo Xiaomi cerca di mettersi in linea con tutte le varie leggi che regolano la protezione dei dati, eliminando ogni traccia dei nostri dati più sensibili.

Non sappiamo se Xiaomi riuscirà nell’impresa di “lavaggio” della propria immagine e se riuscirà a mettere a tacere tutte le critiche ed accuse mosse nei suoi confronti in merito la violazione della privacy effettuata nei confronti degli utenti, come ad esempio la raccolta dei dati tramite la modalità incognito del Mi Browser, ma confidiamo che senz’altro l’azienda avrà capito la lezione.

Qualora siate interessati a vedere l’intero processo di distruzione dei dischi server potete farlo seguendo questo link. E voi continuerete ad amare questo brand oppure seguirete l’esempio di molti che hanno l’hanno bandito? Dite la vostra nel box commenti qui in basso.

[Fonte]

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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