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Xiaomi e Dirac: la storia di una partnership che “suona” la parola successo!!!

Forse in pochi sanno che Dirac è un’azienda svedese specializzata in soluzioni di sintonizzazione audio digitale e la prima volta che se ne è sentito parlare associata al brand Xiaomi è stato all’evento di lancio del Mi 3 in India avvenuto nel 2014. All’epoca Xiaomi era un produttore cinese sconosciuto che stava muovendo i primi passi verso un mercato estero. Tra il management era presente ancora Hugo Barra che proprio in quell’occasione ha avuto il privilegio di presentare il dispositivo e come successo per il nuovo Redmi Note 5/ Pro, Flipkart aveva il diritto esclusivo di vendere il telefono nel subcontinente. Il sistema audio fornito da Dirac fu uno dei punti su cui Hugo Barra si concentrò durante il Q&A del Mi 3, esaltando la prodezza audio dello smartphone. Da allora, nel corso degli anni, le due società hanno lavorato a stretto contatto per mettere a punto il migliore audio sui device Xiaomi.

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Dirac prende il nome in onore del fisico, matematico e ingegnere britannico, Paul Dirac, uno dei fondatori della meccanica quantistica vincitore del premio Nobel nel 1933. La società ha sede fuori dalla Svezia ed è specializzata nell’ottimizzazione dell’audio digitale. Le prime collaborazioni di Dirac si possono trovare in ambito automotive, in quanto alcuni produttori automobilistici come Bentley, Volvo, BMW e Rolls Royce, si sono rivolti alla società per personalizzare l’acustica dell’abitacolo. Infine le collaborazioni sono continuate con altre aziende specializzate nell’audio come Harman, Pioneer, Datasat e DTS permettendo l’ottimizzazione dei diffusori professionali utilizzati negli studi di registrazione perfezionandone l’acustica.

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Ma il nostro interesse per Dirac arriva negli ultimi anni, quando la società ha portato la propria arte audio nei dispositivi mobili collaborando con Xiaomi ma anche OPPO, Huawei e OnePlus e molti altri offrendo il miglior suono possibile mai ottenuto dall’altoparlante di uno smartphone. In particolare Dirac concentra la sua attenzione su due aree distinte quando si tratta di ottimizzare l’audio sui telefoni: sintonizzare il jack delle cuffie e modificare le prestazioni dell’altoparlante. La scelta di Dirac di spostare il suo business da sistemi studiati per auto di lusso agli smartphone nasce dal fatto che oggi questi dispositivi sono il modo migliore, a volte l’unico, con cui ascoltare musica; una scelta decisamente azzeccata dal momento che la maggior parte del fatturato dell’azienda proviene da soluzioni audio mobili.

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La prima collaborazione di Dirac nel mondo degli smartphone nasce oltre cinque anni fa, con la società OPPO per proseguire un anno dopo con la firma del suo primo accordo con Xiaomi. Nel corso degli anni il marchio svedese è stato pesantemente coinvolto nella messa a punto dell’audio sui telefoni Xiaomi, divenendo un pilastro fondamentale per l’OEM di Lei Jun.

Soprannominata Dirac HD Sound, la tecnologia sviluppata dall’azienda svedese si basa sulla correzione della risposta in frequenza di impulsi e magnitudini per fornire un soundstage più dinamico, anche quando si collegano cuffie/auricolari economici. L’obiettivo è migliorare la chiarezza del suono e la fedeltà dei bassi, correggendo al tempo stesso la risposta in frequenza in modo da fornire una curva piatta. Quindi ora sai perchè anche collegando dei semplici auricolari ad un telefono Xiaomi, la qualità del suono restituito ti sorprende.

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DIRAC E’ IL MOTIVO PER CUI ANCHE DELLE CUFFIE ECONOMICHE SUONANO ALLA GRANDE SU UNO SMARTPHONE XIAOMI

Erik Rudolphi, direttore generale della sezione mobile di Dirac, in merito alla collaborazione con Xiaomi, che ha permesso a entrambi i marchi di innovarsi in questo segmento, dichiara che:

E’ grazie alla partnership con Xiaomi se siamo riusciti a creare una tecnologia di esternalizzazione che consente alle cuffie tradizionali di riprodurre un palcoscenico simile ad una sala di registrazione. Chiamata Sensaround, la tecnologia si affida agli algoritmi di ottimizzazione del campo sonoro di Dirac per fornire un suono surround virtuale. L’obiettivo con Sensaround è quello di spostare il suono “fuori dalla tua testa, come se stessi ascoltando dagli altoparlanti.

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Dirac ha anche creato una serie di filtri EQ su misura per specifici prodotti Xiaomi, con il soundstage che cambia in base all’auricolare collegato. Puoi persino selezionare le particolari cuffie Xiaomi da un elenco di opzioni disponibili nelle impostazioni MIUI e adattare la tua esperienza di ascolto a quel modello. La sfida più importante però è stata ottimizzare l’audio proveniente dallo speaker di un telefono. Poiché il modulo altoparlante di un telefono cellulare è piccolo, diventa una sfida fornire un audio potente e chiaro. Secondo Rudolphi, la soluzione risiede nello sviluppo di nuovi algoritmi di post elaborazione audio che accompagnano il driver. La soluzione di Dirac per i diffusori si chiama Power Sound, che vede la società modificare l’acustica dell’altoparlante per fornire un suono più bilanciato e più forte (oltre a più bassi) e un controller digitale che ottimizza l’uscita audio. I miglioramenti dei bassi, in particolare, sono degni di nota.

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A differenza degli algoritmi di correzione di frequenza generici, Dirac sintonizza l’audio per ciascun diffusore, e come tale l’audio che esce da uno smartphone midrange come lo Xiaomi Redmi Note 5 Pro è diverso da quello del Mi Mix 2. Rudolphi ha anche detto che Dirac ha dieci tecnici in loco presso Xiaomi che stanno lavorando a tempo pieno per mettere a punto l’acustica per i vari modelli a catalogo del produttore cinese.

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La partnership di Dirac con Xiaomi non si limita agli smartphone, in quanto il produttore ha collaborato con la società svedese per la realizzazione del suo Mi Ai Speaker, per aumentare la chiarezza del suono e migliorare i bassi dai due driver audio integrati. Con sempre più brand che eliminano il jack da 3,5 mm, ci stiamo rapidamente spostando in un mondo in cui l’audio canalizzato dall’uscita USB-C è la via da seguire per l’audio cablato. Dirac vede molte nuove opportunità in questo campo, con Rudolphi che afferma che la società sta lavorando a soluzioni su misura per USB-C e audio Bluetooth.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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