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In futuro gli smartphone potranno fare le analisi molecolari

Cosa faremmo senza smartphone? Praticamente nulla. Pensiamoci bene: qualsiasi cosa dobbiamo fare nell’arco della giornata, se non mangiare, è tutto grazie allo smartphone. Anche quando andiamo al bagno ce lo portiamo dietro per farci compagnia! Scherzi a parte, è diventato oramai un oggetto che fa parte di noi. In futuro come sarà però? L’integrazione uomo-macchina è destinata ad evolversi e anche nel campo sanitario la tecnologia degli smartphone ci verrà incontro. Grazie alla collaborazione tra Qualcomm e Trinamix in particolare, in futuro potremmo fare le analisi usando il nostro dispositivo.

La tecnologia non ha limiti e gli smartphone diventeranno un accessorio ancor più completo di adesso, permettendo anche di fare analisi

Trinamix, azienda leader del settore, ha rivelato che sta costruendo un piccolo modulo di rilevamento a infrarossi per smartphone alimentati da processori Qualcomm. Questo verrà utilizzato per la “spettroscopia a distanza ravvicinata a infrarossi“. La società afferma che utilizzerà l’intelligenza del motore AI di Qualcomm per elaborare i dati molecolari acquisiti. tramite il sensore. Ma a cosa serve senza un vero caso di studio? Beh, a dire la verità la società tedesca ha in mente un caso d’uso.

I futuri smartphone che incorporano la tecnologia in questione consentiranno ai consumatori di scansionare la loro pelle a livello molecolare e ricevere suggerimenti quasi istantanei sui prodotti ottimali per la cura della cute

Si legge nel comunicato stampa che trovate in fonte

Altri casi d’uso possono comprendere, ad esempio, il riconoscimento della veridicità di un prodotto (ad esempio se si tratta di un materiale contraffatto o di scarsa qualità) piuttosto che il controllo degli zuccheri in un alimento. Chiaramente i cosiddetti “casi d’uso” di cui abbiamo appena parlato saranno aggiunti tramite aggiornamento. Non sarà necessario quindi aggiornare fisicamente l’hardware.

Leggi anche: Qualcomm non lancerà Snapdragon serie 7 quest’anno

Inizialmente, da quanto comprendiamo, il progetto è nato per l’industria, ma con l’obbiettivo di miniaturizzare il sensore si è arrivati all’idea di integrarlo in uno smartphone. Il responsabile delle comunicazioni di Trinamix Steven Meyers ha affermato che nonostante il prototipo non sia finito, ci si aspetta che occupi poco spazio su uno smartphone:

Una volta completato il progetto, saremo in grado di fornire ulteriori informazioni sulla dimensione esatta. Ci aspettiamo che non sia più grande di una fotocamera CMOS attuale 

Steven Meyers, responsabile delle comunicazioni di Trinamix
smartphone analisi molecolari

Quando vedremo uno device con spettroscopio come Changhong H2?

Per i meno avvezzi, ricordiamo che nel lontano 2017 un’azienda cinese è riuscita ad inserire uno spettroscopio su un dispositivo mobile. Questo device si chiama Changhong H2 ed è quello che vediamo nella foto qui sopra. Ma quando è previsto il primo smartphone in collaborazione tra Qualcomm e Trinamix? Secondo quanto riferito, durante il quarto trimestre del 2021, dunque a fine anno prossimo.

Ma c’è un dubbio che ci attanaglia: quanto costerà un dispositivo del genere? E soprattutto, sarà prodotto in massa? Sono ancora tante le domande ed è presto per dare una risposta. Il tempo saprà dirci qualcosa di più.

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Fonti | Android Authority, Trinamix

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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