Gli ultimi mesi del 2021 sono stati un concentrato di scoperte e di innovazioni nel campo della ricarica wireless. Smartphone e altri dispositivi già la integrano da tempo, eppure le aziende spingono per renderla più potente e quindi più veloce. Tuttavia, alcuni ricercatori si concentrano anche su come questa avviene: nello specifico, vogliono migliorare la direzionalità della ricarica wireless. Una nuova scoperta dell’Università di Aalto permette a questa ricarica senza fili di evolversi, in un certo modo.
Una nuova applicazione delle bobine che portano energia fa evolvere la ricarica wireless omnidirezionale: le novità dall’Università di Aalto
La sfida principale nella creazione di un caricatore omnidirezionale è che la forza del campo di ricarica cambia con la posizione. Ciò significa che i dispositivi si caricano in modo poco efficiente se si trovano nel punto sbagliato o non sono orientati correttamente. Esistono diversi modi per risolvere questo problema: il primo, prevede di creare un campo di carica utilizzando diverse bobine del trasmettitore collegate a diverse fonti di alimentazione, ma questo complica la storia; il secondo, prevede di il feedback per orientare correttamente il campo di ricarica wireless, ma anche i sistemi di controllo sono complicati e costosi.
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I ricercatori dell’Università di Aalto hanno sviluppato un nuovo sistema che risolve il problema costi ed efficienza. La chiave del nuovo dispositivo per la ricarica wireless è una bobina di alimentazione cilindrica. Il filo nella parte superiore della bobina è avvolto nella direzione opposta al filo nella parte inferiore, con un collegamento tra i due a forma di Z. Poiché la corrente scorre attraverso questi avvolgimenti in direzioni opposte, producono campi magnetici complementari.
Ciò si traduce in un campo magnetico uniforme intorno al centro della bobina di carica. I ricevitori posizionati ovunque all’interno di quell’area si caricano in modo efficiente, indipendentemente dalla loro posizione o orientamento. Basandosi su simulazioni del campo elettromagnetico attorno a un dispositivo, i ricercatori hanno scoperto che il livello di esposizione era conforme ai requisiti delle norme di sicurezza. Tuttavia, saranno necessari ulteriori studi sulla sicurezza prima che la tecnologia possa essere utilizzata.
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