Sentiamo spesso dire che i nostri smartphone ormai hanno potenza di calcolo tale da definirli dei mini pc all’interno della tasca dei nostri pantaloni. E su questa affermazione gli sviluppatori più nerd si sono dati molto da fare tanto da creare un porting del sistema operativo Ubuntu da PC a Smartphone, aggiungendosi così agli attuali sistemi opertivi mobili quali Android, iOS e Windows Phone.
Ubuntu è un sistema open source basato sul kernel Linux ed in passato è già stato scelto dai modder per la sua praticità d’uso al netto di potenzialità uniche e richiesta energivora ed hardware molto bassa. Esistono peraltro dei veri Linux Phone, quali Librem5 o PinePhone ma ormai le loro configurazioni hardware sono datate e quindi il progetto di avere Linux su uno smartphone continua scegliendo i dispositivi Android che godono del miglior rapporto qualità/prestazioni/prezzo, ed indovinate un pò dove è ricaduta la scelta? Lo sviluppatore XDA @erfanoabdi ha dato preferenza a Redmi Note 7 su cui è riuscito ad installare l’OS Ubutnu Touch.
#UbuntuTouch for #RedmiNote7.
Will come… when it's ready.@tuxphones @UBports pic.twitter.com/aWrlTygruF
— Danct12 (@RealDanct12) March 17, 2020
Lo sviluppatore è già conosciuto per i suoi lavori, come il porting GSI nonchè lo sviluppo di LineageOS per telefoni Motorola, ed ora per Ubuntu Touch su Redmi Note 7, anche se buona parte del merito va anche ad un altro sviluppatore che in passato aveva già tentato questo esperimento (con successo) su un altro smartphone del brand cinese, ossia il Redmi 4X.
Redmi Note 7 trasformato in un vero PC grazie al porting di Ubuntu Touch
Va specificato che al momento, il progetto è in una fase embrionale, seppur lo sviluppatore abbia già caricato foto e video per condividere la gioia del “successo”. Dai primi risultati il touch, il display ed il WiFI funzionano senza problematiche mentre occorre approfondire il resto durante l’utilizzo quotidiano, anche se onestamente non vi consigliamo assolutamente di addentrarvi nel mondo del modding così spinto, in quanto nel caso non sappiate come agire i danni potrebbero essere irreparabili.
Fa comunque piacere sapere che grazie al Project Treble, sia possibile customizzare così tanto i nostri piccoli amici tecnologici e che sia Ubuntu o altro OS, il futuro per smartphone datati potrebbe essere proprio questo. Pensate ad un recupero di tantissimi cellulari che noi in genere butttiamo oppure teniamo dentro un cassetto perchè ormai non più degni di stare con noi, per via di hardwre obsoleto oppure software non aggiornato. Beh, con il portingi ad esempio di Ubuntu Touch, questi smartphone potrebbero vivere una seconda vita ed essere donati alle popolazione meno facoltose nell’acquisto di tecnologia. Infatti lo sviluppatore sta già pensando ad un porting GSI in tal senso.
Molta stanchezza e impazienza quando si passa da Linux (Mint) al gulag di annunci e prepotenze che Android è diventato.
Beaucoup de lassitude et d’impatience quand on passe de Linux (Mint) au goulag de pubs et de brimades coudées qu’est devenu Android.