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Meta lancia un nuovo strumento contro disinformazione e fake news

Meta, ex Facebook, ha annunciato questa settimana il lancio di un nuovo strumento che utilizza l’intelligenza artificiale (AI) per identificare testi web che potrebbero contenere informazioni errate su vari argomenti. Sphere, ovvero il sistema open source su cui si basa tutto, utilizza il database con oltre 134 milioni di articoli per alimentare piattaforme che dipendono dalla verifica contro le fake news.

Basato sull’intelligenza artificiale, il nuovo strumento di Meta (ex Facebook) permette di mettersi al riparo da fake news e disinformazione

Secondo quanto comunicato dall’azienda, uno dei primi servizi a utilizzare l’IA è Wikipedia, L’enciclopedia conta sulla collaborazione di migliaia di persone in tutto il mondo per argomenti di generi diversi. Secondo Meta, Sphere sarà utilizzato dal team di redattori del sito per facilitare il controllo delle modifiche proposte dagli utenti. Come spiega lo sviluppatore, lo strumento AI può essere un forte alleato nella lotta alla disinformazione raccogliendo la conoscenza di migliaia di pagine Internet. Tutto con il fine di facilitare l’autenticazione di testi che contengono citazioni errate o informazioni extra.

Inizialmente, questa risorsa dovrebbe essere destinata esclusivamente al B2B al fine di combattere le fake news considerando i dati provenienti da numerose fonti affidabili invece di utilizzare un unico sito o raccolta come fonte primaria per il controllo dei suggerimenti, essendo più completa di altre opzioni disponibili sul sito web.

meta shpere

Per ora, la Wikimedia Foundation, la società che possiede Wikipedia, è l’unico cliente di Meta che utilizza Sphere per riconoscere le bugie nei suggerimenti di articoli. Tuttavia, più sviluppatori e aziende dovrebbero adottare servizi di intelligenza artificiale man mano che il servizio avanza.

Gli strumenti automatizzati possono aiutare a identificare incomprensioni o affermazioni prive di citazioni, ma aiutare gli editori umani a determinare se una fonte sostiene effettivamente un’affermazione è un compito molto più complesso, che richiede la profondità di comprensione e analisi di un sistema di intelligenza artificiale. Basandosi sulla ricerca e sui progressi di Meta AI, il team sviluppato il primo modello in grado di scansionare automaticamente centinaia di migliaia di citazioni contemporaneamente per verificare se supportano veramente le affermazioni corrispondenti.

Shani Evenstein Sigalov, docente e ricercatore presso l’Università di Tel Aviv e vicepresidente del consiglio di fondazione della Wikimedia Foundation, ha affermato:

Questo è un potente esempio di strumenti di apprendimento automatico che possono aiutare a scalare il lavoro dei volontari raccomandando in modo efficiente citazioni e fonti accurate. Il miglioramento di questi processi ci consentirà di attirare nuovi editori su Wikipedia e fornire informazioni migliori e più affidabili a miliardi di persone. Non vedo l’ora di continuare a migliorare in quest’area, soprattutto perché gli strumenti di apprendimento automatico sono in grado di fornire citazioni più personalizzate e opzioni multilingue per servire le nostre comunità Wikimedia in più di 300 lingue

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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