Il Vivo X100 Pro è uno degli smartphone Android più potenti sul mercato, grazie al suo processore MediaTek Dimensity 9300, il primo chip a 4 nanometri con una CPU a 8 core e una GPU Mali-G710. Tuttavia, secondo alcuni test effettuati da Sahil Karoul su Twitter, il dispositivo soffre di un grave problema di surriscaldamento che ne compromette le prestazioni.
Flop MediaTek Dimensity 9300? Vivo X100 Pro ha dei seri problemi di surriscaldamento
Mediatek Dimensity 9300 #VivoX100Pro pic.twitter.com/Zi3k4Wmeib
— Sahil Karoul (@KaroulSahil) November 23, 2023
Il Dimensity 9300 è stato presentato da MediaTek come il SoC più potente per smartphone al momento, superando i concorrenti Snapdragon 8 Gen 3 e A17 Pro. Il chip ha una frequenza massima di 3,25 GHz per il core Cortex-X4, il più veloce mai realizzato da ARM. Inoltre, il chip è prodotto con il processo N4P di TSMC, che dovrebbe garantire un’alta efficienza energetica.
Tuttavia, il Dimensity 9300 ha anche una peculiarità che potrebbe essere la causa del suo surriscaldamento: la sua CPU è composta solo da core ad alte prestazioni, senza core a bassa potenza. Questo significa che il chip ha un consumo energetico più elevato rispetto ai suoi rivali, che invece usano una configurazione big.LITTLE con core di diversa potenza.
Per verificare il comportamento termico del Dimensity 9300, Sahil Karoul ha eseguito il CPU Throttling Test, un’applicazione che carica la CPU con fino a 100 thread e misura le prestazioni. Il risultato è stato sorprendente: dopo solo due minuti, il chip ha iniziato a ridurre la frequenza di uno dei core a 0,60 GHz, mentre gli altri core sono scesi a 1,20 GHz e 1,50 GHz. La performance del chip è calata del 46% a causa del throttling termico.
Questo test dimostra che il Vivo X100 Pro, nonostante abbia una camera a vapore per raffreddare il processore, non riesce a contenere le temperature del Dimensity 9300. Questo potrebbe influire negativamente sull’esperienza d’uso dello smartphone, soprattutto in scenari di uso intensivo o in ambienti caldi e umidi.
MediaTek dovrebbe quindi rivedere la sua strategia e sarebbe stato meglio optare per una CPU con core a bassa potenza, che potrebbero bilanciare il consumo energetico e le prestazioni, evitando il surriscaldamento.
