Nell’ultimo aggiornamento, Google Bard ha introdotto la capacità di generare immagini, mettendosi al passo con le funzionalità già presenti in ChatGPT Plus di OpenAI. Questa novità sfrutta il modello Imagen 2 di Google, segnando un importante passo avanti nella competizione tra assistenti virtuali. Con questa integrazione, Bard non solo si rafforza come alternativa a ChatGPT Plus ma lo fa offrendo l’accesso a tutti senza costi, differenziandosi dal modello a pagamento del suo rivale.
Generazione di immagini: Bard incontra Imagen 2
Google Bard si è evoluto, incorporando ora la generazione di immagini tramite il modello Imagen 2, una caratteristica che per mesi ha distinto ChatGPT Plus ed, eventualmente, Copilot di Microsoft. Questo avanzamento sfrutta la potenza del modello linguistico Gemini Pro di Google, una scelta piuttosto strana visto che si ipotizzava l’uso del più avanzato Gemini Ultra, attualmente ancora in fase di sviluppo.
La mancanza iniziale di funzionalità di generazione immagini in Bard aveva lasciato a ChatGPT Plus un vantaggio competitivo. Tuttavia, l’integrazione di questa nuova capacità, offerta gratuitamente a differenza della soluzione a pagamento di ChatGPT Plus, rafforza la posizione di Bard nel panorama degli assistenti virtuali.
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Recentemente, la generazione di immagini AI è stata oggetto di critiche, in particolare per la diffusione di foto false a sfondo sessuale. In risposta, Google ha enfatizzato il proprio impegno verso la responsabilità, implementando un sistema di watermarking per le immagini generate da Bard, oltre a varie misure di sicurezza per prevenire abusi.
Parallelamente, Google ha lanciato un nuovo strumento sperimentale per la foto generativa, ImageFX, basato anch’esso su Imagen 2. Questo strumento si affianca agli altri prodotti per la creazione AI di Google, come MusicFX e TextFX, consolidando ulteriormente l’ecosistema di strumenti creativi dell’azienda.
Google Bard non si aggiorna solo in ambito generazione di immagini, ma anche con l’aggiunta di nuove lingue e la funzionalità di double-check, permettendo una verifica automatica delle informazioni fornite attraverso la ricerca internet, per un’esperienza utente ancora più affidabile e completa.
