Nel corso degli anni vi abbiamo raccontato buona parte degli sviluppi dell’azienda Huami, conosciuta per i suoi wearable immessi sul mercato con il brand AmazFit. Quest’azienda ha saputo creare una propria identità, distaccandosi da Xiaomi, che rimane comunque dietro le quinte a livello di strategia commerciale, e col tempo ha saputo mettersi in gioco tanto da offrire le proprie azioni in borsa.
Nonostante i successi che continuano ad essere presenti anche in questo drammatico 2020, purtroppo per Huami c’è stato un cambio di dirigenza in quanto il co-fondatore e vice presidente senior si è ritirato dal consiglio di amministrazione ed al suo seguito anche i vari investitori di Xiaomi si sono ritirati riducendo il capitale sociale della società da circa 3018 milioni di yuan a circa 1667 milioni di yuan, portando un tasso di riduzione di quasi il 45%.
Gli investitori Xiaomi si ritirano dall’IPO di Huami: Mi Band 5 potrebbe segnare la fine della collaborazione tra le due aziende?
Non è chiara la motivazione di questa scelta, consideranto che per tutto l’anno del 2019, Huami ha ottenuto un incremento di fatturato del 59,4% rispetto l’anno precedento, ottenendo un guadagno di 5,8 miliardi di yuan, ovvero circa 835 milioni di dollari. Huang Wang, fondatore, presidente e CEO di Huami Technology, in precedenza aveva affermato che la collaborazione con Xiaomi sarebbe continuata e che entro l’anno avremmo assistito al lancio della nuova Xiaomi Mi Band 5.
Ma questo cambio dirigenziale e lo stacco da parte di alcuni investitori di Xiaomi, potrebbe quindi mettere in bilico il lancio della futura regina degli indossabili? Probabilmente no, anche perchè la Mi Band 5 più che mai avrà bisogno del sostegno di Huami, visto che si vocifera dell’integrazione di un sensore dedicato alla saturazione del sangue. Detto ciò, è possibile però che proprio la Mi Band 5 segno la fine della collaborazione tra Huami e Xiaomi.