Con l’arrivo di ChatGPT la nostra esistenza (forse esageriamo?) è migliorata. Eseguire dei task quotidiani è ora diventato un gioco da ragazzi. A maggior ragione con il fatto che questi possono essere automatizzati in un certo senso grazie alle API. Insomma, c’è da dire grazie ad OpenAI ma anche grazie a D-ID che ha creato il volto (bellissimo) di ChatGPT. Il fondatore di spiega perché è importante.
Ecco perché il volto di ChatGPT è fondamentale secondo il fondatore dell’azienda israeliana che lo ha creato. Parliamo di accessibilità
D-ID , leader mondiale nell’IA generativa, ha lanciato oggi chat.D-ID, la prima app Web che consente a chiunque di parlare faccia a faccia con l’IA fotorealistica in modo naturale. Ma non sta solo qui la novità: questa AI fotorealista è combinata con ChatGPT. Combinando la potenza della tecnologia di streaming text-to-video proprietaria di D-ID e il modello di linguaggio di OpenAI chat.D-ID consente a un essere umano digitale interattivo di chattare faccia a faccia con gli utenti. Dunque, a tutti gli effetti, l’azienda israeliana ha dato un volto a ChatGPT.
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Gil Perry , CEO e co-fondatore di D- ID, ha detto:
La nostra tecnologia sblocca un lato dell’intelligenza artificiale che il mondo non ha mai visto prima. Il passaggio dall’interfaccia testuale al parlare faccia a faccia rende l’esperienza più incisiva, piacevole e coinvolgente e aiuta le persone a comprendere meglio le informazioni fornite. Con chat.D-ID , le conversazioni con l’intelligenza artificiale diventeranno accessibili a un pubblico molto più ampio, inclusi bambini, anziani, persone con disabilità e miliardi di persone in tutto il mondo al di là della comunità tecnologica
Accessibilità, dunque, la parola chiave. La tecnologia per tutti (tra l’altro motto di Xiaomi dall’alba dei tempi) è uno dei punti cardine per lo sviluppo della stessa in tutte le direzioni. Fare in modo che anche anziani e persone con disabilità possano utilizzarla è un tassello imprescindibile per lo sviluppo progressivo dell’Intelligenza Artificiale. Il primo passo dunque è stato fatto: dare un volto a ChatGPT.
Secondo quanto annunciato però, l’app web è ancora in versione beta. Tuttavia, offrirà presto una varietà di avatar pre-impostati tra cui gli utenti potranno scegliere, oltre alla possibilità per gli utenti di caricare qualsiasi ritratto di loro scelta.
Vale la pena notare che al Mobile World Congress di arcellona, D-ID ha aperto la sua API a sviluppatori e aziende che desiderano utilizzare la tecnologia di base per creare applicazioni proprie, generando assistenti digitali fotorealistici che interagiscono con i consumatori in modo più umano, coinvolgente ed efficace.
Come parlare con ChatGPT vis-a-vis
Parlare con ChatGPT vi-a-vis è molto semplice. Basta andare su questo link e iniziare a chiacchierare. Tuttavia, va notato che il chatbot quasi-umano è disponibile solo in inglese e al momento ha la possibilità di rispondere solo a 6 interazioni. Non sappiamo se queste saranno sbloccabili a pagamento oppure no.
