Parliamo di nuovo di canone Rai e dell’addebito dello stesso sulla bolletta della luce. Come sappiamo, da diversi anni paghiamo all’interno della bolletta della corrente elettrica una quota che corrisponde proprio a questo canone per il servizio radiofonico italiano. Già a novembre avevamo parlato della possibilità di cancellazione del canone Rai e oggi, con grande sorpresa, comprendiamo che quella proposta si fa sempre più concreta. Quasi ufficiale. Vediamo i dettagli.
Il Canone Rai non sarà più presente all’interno della bolletta elettrica della luca: è ufficiale, dopo il via libera alla Camera. Le novità
Così come riportato dalle maggiori testate giornalistiche italiane, dal 2023 dovremo dire addio alla rateizzato nella bolletta elettrica del Canone Rai. Questo metodo di pagamento è entrato in vigore nel 2016 per mano del governo Renzi e fino a questo momento non vi è stato modo di non pagarlo. Il giorno 13 aprile si, Maria Laura Paxia del gruppo misto ha presentato l’ordine del giorno per l’eliminazione del suddetto canone. Questo ordine del giorno è stato accettato dal Governo senza necessità di effettuare una nuova votazione.
Questo però, almeno per ora, non delinea l’ufficialità della decisione. Infatti, come sappiamo, l’ordine del giorno ha una valenza politica, ma non è vincolante per il Governo. In sostanza potremmo assistere nei prossimi mesi ad un cambio di rotta. Ma perché si dovrebbe cambiare idea? La cancellazione rappresenterebbe un rischio troppo grande per la tenuta dei conti della tv pubblica che già dal 2020 porta conti in rosso di diverse centinaia di milioni di Euro.
In ogni caso, se l’ordine venisse approvato, il Governo dovrebbe trovare un altro modo alternativo per rimpinguare le casse prive dell’introito del Canone Rai. Quindi si delinea una nuova possibilità: il canone Rai verrà sì tolto dalla bolletta, ma verrà pagato in un’altra maniera. Uno specchietto per le allodole? Forse sì, ma in ogni caso si tratta di un servizio pubblico ed è giusto che venga pagato.
Ma perché è nata tutta questa diatriba? La decisione sia stata presa perché i fornitori di energia possono “chiedere” solo oneri legati alla fornitura elettrica. Essendo il canone RAI una tassa di proprietà (anche se non è precisamente così), questa non può assimilarsi negli oneri di cui sopra.
Ricordiamo che dopo i controlli della Guardia di Finanza, tutti i cittadini che dal 2016 (anno di inserimento del canone RAI in bolletta), non hanno pagato il canone stesso, possono incorre in multe salate. Nello specifico chi evade rischia:
- di pagare fino a 6 volte l’importo dell’imposta: questo vuol dire fino a 540 € senza contare gli arretrati (se presenti) e gli interessi
- denuncia: se non si paga, si può supporre di avere un’esenzione senza diritto. In questo caso la denuncia è per falso ideologico e prevede il carcere fino a 2 anni
Via | Il Sole 24 Ore
