

Lo smaltimento delle batterie per smartphone, veicoli elettrici e in generale ogni dispositivo elettronico è un problema. Purtroppo sbarazzarsi di queste celle è a volte dispendioso ma anche di difficile attuazione a causa dei rifiuti, per l’appunto, poco smaltibili. Questo e altri motivi hanno portato l’Unione Europea a vagliare l’ipotesi del ritorno delle batterie rimovibili sugli smartphone e non solo. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa succede.
Una proposta di legge dell’Unione Europea prevede il ritorno in grande stile delle batterie rimovibili per gli smartphone e non solo
Secondo la coalizione europea Right to Repair, l’Unione Europea sta votando per il passaggio a smartphone e altri dispositivi con batterie rimovibili e sostituibili. La legge corrispondente può essere adottata già quest’anno e la sua entrata in vigore nel mercato europeo è prevista entro i prossimi 12-24 mesi. L’iniziativa dei deputati mira a prolungare la vita dei dispositivi digitali e ridurre i rifiuti elettronici. Cosa che farebbe il paio con la proposta della Germania di allungare la vita degli smartphone con aggiornamenti per sette anni.

Il progetto prevede anche la disponibilità di batterie sostitutive per vari dispositivi elettronici per almeno 10 anni dopo l’immissione sul mercato. La decisione finale sulla promozione dell’iniziativa dovrebbe essere presa in una riunione del Consiglio europeo dell’ambiente domani, 17 marzo.
Gli esperti del settore osservano che ora le raccomandazioni del Parlamento europeo sono ancora lontane dall’essere attuate. Per approvare la legge in materia, il parlamento deve negoziare con il Consiglio europeo, un’istituzione che riunisce i capi di stato dell’Unione europea. Se il progetto avrà successo, si dovrebbe iniziare per il 2024 in modo che i produttori di elettronica abbiano il tempo di prepararsi ai requisiti della nuova legge.