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Batteria a terra: ecco le app che svuotano il tuo smartphone, con un retroscena interessante

La durata della batteria dei nostri dispositivi è più preziosa che mai ora che l’intelligenza artificiale sbarca su smartphone. Recentemente, DxOMark ha svelato i risultati di test approfonditi sul consumo energetico delle applicazioni, offrendoci una panoramica intrigante su quali app consumano più rapidamente la batteria dei nostri smartphone. La ricerca ha messo in luce come il consumo di energia varii non solo in base all’app utilizzata ma anche al costo del dispositivo.

App che consumano più batteria: dipende anche dagli smartphone

In occasione del Battery Day, il 18 febbraio, DxOMark ha preso l’iniziativa di indagare su uno degli aspetti più critici dell’uso dello smartphone: il consumo energetico delle applicazioni. Con una metodologia rigorosa, il laboratorio ha esaminato 14 smartphone, divisi equamente tra il segmento di punta e quello medio, tutti lanciati nel 2023. Lo scopo è stato quello di identificare non solo le app più che consumano più batteria in generale, ma anche di capire come la fascia di prezzo del dispositivo influenzasse questo consumo.

Tra i risultati più notevoli, emerge che, per quanto riguarda i messenger, il client SMS standard si posiziona inaspettatamente in cima alla lista per il consumo di batteria. Tuttavia, questa tendenza sembra invertirsi nei modelli di punta, dove il consumo si riduce leggermente. Interessante notare come, al di là degli SMS, altre applicazioni di messaggistica dimostrino una maggiore efficienza energetica sui dispositivi di fascia media.

Per quanto riguarda le app dedicate alla visione di brevi video, Instagram è stata etichettata come la più dispendiosa in termini energetici. Questa app, insieme ad altre piattaforme di video, tende a consumare più batteria sui dispositivi di fascia media rispetto a quelli di punta, sottolineando una correlazione tra il costo del dispositivo e l’efficienza energetica delle app. In particolare, Amazon Prime Video si distingue per il suo consumo energetico elevato, soprattutto nei gadget meno costosi.

Questi risultati ci spingono a riflettere non solo sulle app che scegliamo di utilizzare quotidianamente ma anche sull’impatto che la fascia di prezzo del nostro smartphone può avere sul consumo di batteria. È evidente che la gestione energetica rimane un campo in cui il progresso tecnologico può ancora offrire significativi margini di miglioramento, soprattutto nei dispositivi più accessibili, ma è giusto che un dispositivo a parità di app consumi di più?

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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