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Anthropic annuncia Claude 3: tre modelli come Gemini e tanta, tanta potenza

Dopo l’annuncio di Claude 2.1 a novembre dello scorso anno, Anthropic ha presentato oggi la nuova versione Claude 3. Con tre varianti, Haiku, Sonnet e Opus, questa nuova generazione si adatta a diverse esigenze, offrendo un equilibrio ottimale tra velocità, costi e potenza computazionale. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul nuovo modello AI.

Tutte le novità di Claude 3 di Anthropic

La famiglia Claude 3 introduce tre modelli distinti, (proprio come Gemini di Google) ciascuno progettato per soddisfare specifiche esigenze e applicazioni. Partendo da Haiku, il più accessibile e veloce, ideale per operazioni che richiedono rapidità, fino ad Opus, il gigante dell’intelligenza, che stabilisce nuovi record in termini di comprensione e analisi avanzata. Sonnet, collocandosi al centro, bilancia abilmente velocità e capacità cognitive, rendendosi perfetto per un ampio ventaglio di attività.

Nello specifico, un plauso va a Opus si distingue per le sue prestazioni eccezionali, superando altri modelli in test di valutazione che spaziano dalla conoscenza accademica di base fino al ragionamento complesso a livello di specializzazione post-laurea. Questo modello dimostra una comprensione e una fluidità quasi umane in compiti di elevata complessità, posizionandosi all’avanguardia dell’intelligenza generale artificiale.

Una caratteristica notevole di tutti i modelli Claude 3 è la loro versatilità linguistica, con capacità di interazione avanzate in lingue diverse dall’inglese, come lo spagnolo, il giapponese e il francese. Questo amplia significativamente il loro campo di applicazione oltre i confini anglofoni, permettendo una globalizzazione dell’accesso all’intelligenza artificiale.

L’efficienza di Haiku nel processare documenti densi di informazioni in meno di tre secondi dimostra un salto qualitativo nella velocità di elaborazione, promettendo miglioramenti futuri ancora più significativi. Sonnet, offrendo una velocità doppia rispetto alle generazioni precedenti di Claude, si adatta perfettamente a contesti che necessitano di risposte rapide e informate, come l’assistenza clienti o l’automazione delle vendite.

Un altro aspetto rivoluzionario dei modelli Claude 3 è la loro capacità di elaborare e interpretare una vasta gamma di formati visivi, inclusi foto, grafici, diagrammi tecnici e flowchart. Questa competenza visiva apre nuove possibilità di utilizzo, in particolare per le aziende che gestiscono basi di conoscenza in formati non testuali.

I miglioramenti nell’intelligenza e nella comprensione contestuale dei modelli Claude 3 si traducono in un minor numero di rifiuti ingiustificati di richieste, un problema noto nelle generazioni precedenti. Questo progresso indica una maggiore sensibilità e precisione nel discernere le richieste potenzialmente problematiche da quelle innocue, migliorando l’interazione utente-modello.

Infine, il design responsabile dei modelli Claude 3 riflette un impegno profondo nei confronti della sicurezza e della riduzione dei bias, affrontando sfide come la disinformazione, l’uso improprio delle tecnologie biologiche e l’interferenza elettorale. L’approccio alla progettazione tiene conto della necessità di equilibrio tra avanzamento tecnologico e etica, puntando a modelli sempre più neutrali e privi di pregiudizi.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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