Le applicazioni a 32 bit sono destinate a scomparire dal panorama delle applicazioni mobili. Dopo Apple, anche i principali produttori Android hanno annunciato che ripuliranno gradualmente le applicazioni che supportano solo 32 bit dai loro negozi di applicazioni e che i nuovi telefoni basati su Arm non supporteranno più l’installazione e l’utilizzo di tali applicazioni.
Le app a 32 bit saranno presto storia: i produttori Android accelerano la migrazione a 64 bit
Il vantaggio principale delle applicazioni a 64 bit è che possono sfruttare meglio le capacità dei processori moderni, che sono in grado di gestire più dati e operazioni in parallelo. Questo si traduce in una maggiore sicurezza, prestazioni e consumo energetico delle applicazioni, oltre che in una maggiore compatibilità con le future innovazioni tecnologiche.
La sfida principale, invece, è che la migrazione a 64 bit richiede una revisione del codice delle applicazioni e dei relativi componenti, come le librerie e i plugin. Questo può richiedere tempo e risorse agli sviluppatori, soprattutto se le applicazioni sono complesse o datate. Inoltre, la migrazione a 64 bit può comportare alcuni problemi di compatibilità con le versioni precedenti dei sistemi operativi o dei dispositivi.
Per facilitare la transizione, i produttori Android hanno fornito agli sviluppatori una serie di strumenti e linee guida per testare e adattare le loro applicazioni a 64 bit. Inoltre, hanno imposto delle scadenze per la rimozione delle applicazioni a 32 bit dai loro negozi di applicazioni, che variano da luglio ad agosto 2023.
Tra i primi a muoversi in questa direzione c’è Huawei, che ha annunciato che Huawei AppGallery implementerà completamente l’aggiornamento delle applicazioni alle versioni a 64 bit dal 1° agosto 2023. Altri produttori come Xiaomi, OPPO e vivo hanno fissato la data al 1° luglio 2023.
Secondo i dati forniti dai produttori, la maggior parte delle applicazioni ha già completato l’adattamento a 64 bit. Al 30 marzo 2023, il tasso di adattamento delle applicazioni nei principali negozi di applicazioni come OPPO, vivo e Xiaomi raggiunge il 93% e il tasso di adattamento di tutte le applicazioni raggiunge il 90%.
Tuttavia, ci sono ancora alcune applicazioni che resistono al cambiamento e che potrebbero essere escluse dal mercato se non si adegueranno in tempo. Si tratta soprattutto di applicazioni poco aggiornate o di nicchia, che potrebbero avere una base di utenti limitata ma fedele.
