Sembrano non avere fine le peripezie giuridiche che vedono protagonista la nostra amata Xiaomi, che da poco è stata accusata in India per la violazione di alcuni brevetti e che ora torna nuovamente sotto la luce dei riflettori del tribunale digitale, sempre con l’accusa di violazione di brevetto. Questa volta l’accusa arriva da una società tedesca che detiene il brevetto per il supporto HEVC.
A sfidare in tribunale, a Düsseldorf, il colosso cinese è la società HEVC Advance Licensors, la quale si è vista violare il brevetto relativo al codec di video digitale HEVC/H.265. Non sappiamo se e quando Xiaomi risponderà alle accuse mosse nei propri confronto, ma probabilmente come successo in passato, l’azienda di Lei Jun ne uscirà più forte di prima.
Ancora guai per Xiaomi: violazione di brevetto HEVC in Germania e proteste della community per lo sblocco facciale di POCO
Diversi invece i guai che vedono protagonista Xiaomi nei confronti della community. In realtà l’attore principale di questa vicenda riguarda il sub brand POCO, che non solo sembra aver perso una propria identità in termini di sviluppo, considerando che le ultime uscite sul mercato sono tutte un rebrand di device Redmi, ma non sembra offrire nemmeno un’omogeneità a livello software. Infatti in alcune aree geografiche, gli smartphone POCO non godono del riconoscimento facciale e quindi del relativo sblocco, pur essendo dotati di tutti i sensori utili a tale feature.
Il primo modello ad introdurre tale tecnologia in casa POCO, fu il glorioso POCOPHONE F1 erede di Mi 8 e che come tale offriva addirittura uno sblocco facciale IR, decisamente affidabile e soprattutto che permetteva il riconoscimento del volto anche in condizioni di scarsissima illuminazione. Ma tornando alla rivolta della community, questa è stata scatenata dal fatto che le restrizioni geografiche del brand circa lo sblocco col volto, non hanno fondamenta, considerando che nelle stesse zone sono commercializzati smartphone Xiaomi che godono della funzioni di Unlock Face.
Alla community è stata data come spiegazione a questo strano comportamento, che Xiaomi e POCO sono due azienda che agiscono in maniera indipendente sotto il profilo del rispetto delle leggi, quindi anche in termini di privacy. Ma fortunatamente il problema citato non è grave, perchè esiste un piccolo trucchetto che permetterà di abilitare l’unlock face anche nelle regioni dove è previsto il divieto. Basterà dalle impostazioni cambiare regione ed il gioco è fatto.