Recensione Redmi Note 8 Pro: lui SPACCA DI BRUTTO!!!
Spesso ci si chiede se i vari smartphone presentati da Xiaomi / Redmi, hanno tutti senso considerando che spesso tra loro sono poche decine di euro la differenza di prezzo che li contraddistingue. Tra questi l’azienda porta sul mercato italiano anche il nuovo Redmi Note 8 Pro, smartphone nato per il gaming giornaliero e che ha fatto chiacchierare per via dell’adozione di un SoC Mediatek. Avrà quindi soddisfatto le aspettative? Cerchiamo di capirlo insieme in questa recensione.
Partendo dal design non possiamo che parlare bene di questo Redmi Note 8 Pro, il quale sfoggia un’eleganza principesca grazie ad un posteriore ricoperto da una protezione Corning Gorilla Glass 5 che ritroviamo anche sul frontale ed un blocco fotocamere, posizionato centralmente, donando un aspetto simmetrico all’intero assemblaggio. Sotto il blocco delle fotocamere, il cui spessore è piuttosto marcato, trova posto anche un sensore d’impronte digitali, il più reattivo che abbia provato fino ad ora, mentre spostato sulla destra troviamo un flash LED ed un’ulteriore ottica adibita allo scatto macro. Ad ogni modo lo scalino creato dal blocco fotocamera può essere mitigato con l’utilizzo della cover in dotazione.
La cornice è in plastica rigida, ma per via della colorazione è facile confonderla con l’alluminio, dove troviamo come da tradizione sulla destra il tasto d’accesione/spegnimento ed il bilanciere del volume, mentre speculare è posizionato il vassoio SIM con possibilità di inserire 2 SIM in formato nano oppure rinunciando alla funzionalità del Dual SIM Dual Standby, anche una scheda micro SD per espandere la memoria integrata.
Non manca un ingresso USB Type-C con supporto OTG nella parte bassa della cornice, affiancata dal jack da 3,5 mm, microfono principale e dallo speaker di sistema mono che offre un buon volume d’ascolto ed ottimo livellamento delle gamme dinamiche dell’audio anche ad alti volumi senza distorsioni (lo stesso equipaggiato sul Redmi Note 8).
Chiudiamo con il lato superiore, dove trova alloggiamento il secondo microfono per la soppressione dei rumori ed il trasmettitore a infrarossi. Redmi Note 8 Pro non è uno smartphone compatto, ma al netto delle sue dimensioni (76.4 x 161.35 x 8.79 mm) e peso (199,8 grammi), il grip è decisamente buono e per nulla scivoloso. Il tutto è ben bilanciato lasciando in mano la sensazione di avere tra le mani un telefono fatto apposta per il proprio palmo.
Le dimensioni di Redmi Note 8 Pro ci regalano un display IPS con diagonale da 6,53 pollici e risoluzione Full HD+ (2340 x 1080pixel) in formato 19,5:9, caratterizzato dalla presenza di un piccolo notch a goccia nella parte alta: vi dico sin da ora che le notifiche vengono visualizzate in maniera permanente. Le cornici a colpo d’occhio sono decisamente ben ottimizzate e contenute, molto più di dispositivi da oltre 800 euro (vero Apple?) e nel complesso l’esperienza visiva che otteniamo osservando questo schermo è sicuramente di altissimo livello ed immersiva. Ciò è dovuto anche all’ottima qualità del pannello, che al netto di neri non profondissimi, ci regala una buona riproduzione dei colori e della gamma cromatica in generale, con ottimi contrasti e soprattutto grazie alla generosa luminosità del display riusciamo a garantirci una buona visibilità anche sotto la luce del sole (500 nits).
Ad impreziosire l’ottimo giudizio del pannello ci pensa la presenza della certificazione Widevine L1, permettendo la fruizione di contenuti in alta definizione da piattaforme in streaming quali Netflix, Amazon Video, Youtube etc.. a cui si aggiunge il supporto ai contenuti HDR, seppur nel mio caso sia presente un bug (da capire se a livello di app o di sistema) che non mi permette di visionare filmati in HDR sulla piattaforma di Youtube, mentre alcuni di voi mi hanno reso partecipe del fatto che a loro funzionasse tutto a meraviglia.
Veniamo subito ad uno degli aspetti principali di questo smartphone, ossia il blocco fotocamere che per questo Redmi Note 8 Pro si compone addirittura di 4 moduli anzi 5 considerando quella frontale. Al centro della cover posteriore trova infatti spazio un blocco composto da un modulo principale con sensore d’immagine da 64 megapixel (Samsung ISOCELL GW1) di risoluzione, seguito da una seconda fotocamera da 8 megapixel con lente grandangolare e una terza lente con sensore da 2 megapixel con funzione di raccolta delle informazioni sulla profondità di campo. La quarta camera è posizionata subito sotto al flash, offre anch’essa una risoluzione di 2 megapixel ma è dotata di una lente macro.
In molti hanno definito inutile quest’ultima, in realtà al netto di una risoluzione obsoleta per i giorni nostri, i risultati di scatto sono impressionanti. Ripeto non tanto per la qualità generale ma per l’essenza della foto che riusciamo a tirare fuori, riuscendo a mettere a fuoco un soggetto da una distanza inferiore ai 2 cm, permettendo di vederlo da un punto di vista inedito. Se avessi avuto un treppiedi ed un pizzico di fantasia in più avrei tirato fuori delle vere opere d’arte. Il vero limite sta nel fatto che il sensore è molto piccolo e la lente non luminosissima. Per questo motivo è bene limitare l’utilizzo della macro alle situazioni di luce ottimale.
Anche la lente grandangolare, regala scatti di buon livello, caratterizzati da una discreta nitidezza e buon contrasto, a patto di avere un buon quantitativo di luce, poiché con l’avvicinarsi dell’imbrunire la qualità degrada rapidamente tanto da sfalzare la naturalezza dei colori, con una tendenza al giallo/verde. Ad ogni modo la presenza di una lente wide in determinate situazioni ci permette di portare a casa uno scatto che ahimè sarebbe stato impossibile.
Infine eccoci a parlare della fotocamera principale, dotata di sensore da 64 MP, anche se per poter scattare a 64MP è necessario attivare la modalità apposita oppure quella manuale, quindi in generale otteniamo uno scatto da 16 MP. Impressionante il livello di ottimizzazione software che Xiaomi ha donato a questo Redmi Note 8 Pro, il quale restituisce foto molto buone di giorno, ma che conservano un’ottima qualità anche la sera, spesso anche senza l’ausilio della modalità notte.
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E veniamo anche alla fotocamera selfie, una 20 megapixel con lente con apertura f/2.0 che scatta foto di buona qualità nella maggior parte delle situazioni mantenendo un dettaglio elevato e permettendo all’utente di sbizzarrirsi con tutta una serie di funzioni pensate appositamente per la condivisione dei contenuti sui social network, come l’integrazione di filtri animati in tempo reale derivati da TikTok. Con la modalità ritratto purtroppo l’HDR smette di funzionare a dovere restituendo spesso foto con sfondo “bruciato”. Non ci resta che terminare il capitolo fotocamere parlando dei video, i quali possono essere girato alla massima risoluzione del 4K a 30 fps ma la stabilizzazione di tipo digitale entra in gioco solo alla risoluzione Full HD a 30 fps con risultati decisamente sorprendenti, ma la qualità è senz’altro al top se giriamo in modalità 1080p 60 fps (no EIS). Nel complesso si comporta bene la velocità di messa a fuoco e di regolazione dell’esposizione e la cattura dell’audio dai microfoni. Completano le feature la possibilità di realizzare video in time lapse e super slow motion a 960 fps (solo in HD).
Infine si è sentito parlare molto nell’ultimo periodo della possibilità di installare la GCam anche su questo dispositivo, nonostante il software dell’app derivata dai Google Pixel sia massicciamente ottimizzato per gli ISP di casa Qualcomm. Beh, abbiamo provato ed abbiamo anche realizzato una guida su come procedere all’installazione, ma al momento personalmente non ho colto grossi benefici dalla GCam.
Leggi anche: Redmi Note 8 Pro: ecco come installare la GCam
Altro capitolo da approfondire è quello legato alla scheda tecnica, che su Redmi Note 8 Pro ha fatto tanto discutere. Infatti l’azienda ha dotato questo terminale di memorie super veloci, come lo storage di tipo UFS 2.1 (nel nostro caso un taglio da 128 GB) oppure la RAM di tipo LPDDR4X (nel nostro caso un taglio da 6 GB), le quali garantiscono una velocità nel trasferimento dei dati ma soprattutto a rendere il sistema più reattivo e fluido, anche con l’apertura di più app contemporaneamente. Ma quello che ha fatto discutere è stata l’adozione di un processore MediaTek, per la precisione l’Helio G90T, octacore con struttura 2Core A76 2.05 GHz e 6Core A55 2.00 GHz, il quale vi assicuro è stata una vera rivelazione, un chip sul quale poter fare affidamento anche per le operazioni più complesse.
Le prestazioni sono paragonabili alla controparte di Qualcomm, lo Snapdragon 730 ed effettivamente l’esperienza d’uso quotidiana è particolarmente ricca di soddisfazioni anche nel gaming, dove titoli più esigenti girano in maniera fluida al massimo dei dettagli grafici, grazie alla GPU Mali G76 MC4. Inoltre le dicerie che infangavano il Redmi Note 8 Pro di eccessi di surriscaldamento, sono false: infatti nei vari giorni di utilizzo e stress generale a cui ho sottoposto il device, questo non ha mai lamentato segnali di surriscaldamento, lag e/o impuntamenti, restituendo sempre l’apertura rapida di applicazioni.
Onestamente con questo Redmi Note 8 Pro non ho mai rimpianto nulla anche per la completezza dal punto di vista della connettività. Infatti a bordo di questo smartphone troviamo un’ottimo WiFi a doppia banda in grado di agganciare il segnale anche in luoghi dove spesso faticano altri terminali. Beneficiamo anche di un moderno Bluetooth 5.0, Radio FM e GPS in grado di agganciare anche i satelliti Galileo, per una migliore accuratezza in fase di navigazione. Non manca il sensore NFC per i vari pagamenti contactless e feature ad esso associate ma soprattutto non manca la presenza della banda 20 e 4G+ su entrambi gli slot, con velocità in download/upload di tutto rispetto. La ricezione è molto buona, il segnale viene agganciato rapidamente e mantenuto senza problemi e anche la capsula restituisce un buon audio in chiamata con timbro fedele e volume adeguato.
A livello software abbiamo un sistema basato sull’OS Android 9 Pie con interfaccia proprietaria MIUI nella versione 10.4, ma a breve la nuova MIUI 11 nonché Android 10 dovrebbe raggiungere anche questo Redmi Note 8 Pro. Al momento dico che l’azienda ha maturato per questo device una ROM priva di difetti ed oltre alle varie chicche che già conosciamo della MIUI, troviamo anche l’adozione del Tema Scuro.
L’ottimizzazione hardware e software, così come la buona resa del processore MediaTek, fanno si che su Redmi Note 8 Pro anche l’autonomia sia un punto di forza. La batteria da 4500 mAh permette di arrivare ad ottenere oltre 7 ore di schermo attivo con un uso abbastanza intenso. In pratica per chi stressa in maniera importante il device è garantita una giornata piena con un residuo di circa il 20% di carica mentre per l’utente comune i due giorni pieni saranno una certezza. C’è il supporto alla ricarica rapida ed in confezione troviamo un caricatore da 18W che permette di caricare completamente la batteria di questo Note 8 Pro in poco meno di 2 ore.
Come ogni recensione che si rispetti, non posso non includere il contenuto della confezione di vendita che non si discosta molto da quanto visto con altri modelli del brand, trovando in dotazione:
- Redmi Note 8 Pro;
- Alimentatore con output 5V / 3A – 9V / 2A – 12V / 1.5A presa europea;
- Guida rapida;
- Cavo per ricarica e trasferimento dati USB Type-C;
- Spillo per la rimozione del vassoio SIM;
- Cover di protezione in silicone morbido.
Le conclusioni per questo Redmi Note 8 Pro sono senz’altro più che positive. A mio avviso non è l’ennesimo smartphone che si inserisce nella fascia media del mercato e sinceramente l’ho già consigliato ad amici e parenti che ne sono rimasti entusiasti. La differenza di prezzo rispetto il Redmi Note 8 è più che giustificata considerando le caratteristiche hardware che abbiamo in più, mentre il vero rivale potrebbe essere il Mi 9T, il cui prezzo è calato ed è ormai costantemente sotto i 300 euro offrendo forse qualcosina in più.
Ma con l’arrivo del Natale alle porte la differenza di prezzo potrebbe subire una forbice più ampia ed allora Redmi Note 8 Pro potrebbe davvero diventare un best buy, ideale per tutti gli utilizzi, il cui unico limite potrebbe solo essere lo scarso supporto dalla community di modding.
Non sono un tecnico del ramo, ma mi serviva uno smartphone con ampia memoria (6gb ram 128 GB rom), tutto l’altro di secondaria importanza. Grazie alle varie recensioni, l’ho acquistato (219 Euro) e lo trovo eccezionale per le mie necessità. Dopo aver tolto fortunosamente tutta la pubblicità che Xiaomi offre “a tradimento”, trovo un sensore GPS ottimo (quello che mi serviva con priorità), riconoscimento ottico e biometrico istantaneo, impostazioni non proprio facili ma concettualmente individuabili molto più di altri sistemi. Per quello che mi serve, il display è ottimo, il vivavoce sia come audio che come microfono è perfetto tanto… Leggi il resto »