Sono passati quattro anni dal debutto dell’azienda Xiaomi in India e da allora la crescita è stata repentina ed in modo esponenziale tanto da arrivare a contendersi il primo posto con il colosso coreano Samsung. E così sembra che l’OEM di Lei Jun abbia messo un piano strategico di espansione che prevede entro la metà del 2019 almeno 100 Mi Home Store, i negozi fisici del brand cinese, ma anche ulteriori negozi multimarca dominati però dalla presenza dei prodotti Xiaomi.
La strategia di espansione è volta al dominio del mercato degli smartphone indiano che da 5 anni incorona Samsung e che solo quest’anno ha trovato un pari merito tra le due aziende. Xiaomi ha cominciato la sua avventura proponendo smartphone a basso costo che tutt’ora sono i preferiti dell’utenza indiana, basti pensare alle oltre 5 milioni di unità vendute relative allo Xiaomi Redmi 5A in meno di un mese.
Tutto ciò ha contribuito a permettere all’azienda cinese di essere stimata con un valore IPO di circa 100 miliardi di dollari americani con la previsione di quotazione in borsa nei prossimi mesi. Xiaomi negli ultimi 2 anni ha concentrato le proprie vendite in India soprattutto sul canale offline, aprendo il primo negozio Mi Home circa un anno fa per arrivare agli attuali 17 presenti sul territorio con la speranza di andare a soddisfare le esigenze degli oltre 1,2 miliardi di utenti che utilizzano quotidianamente smartphone.
Ad ogni modo l’espansione offline non vuole assolutamente scontrarsi con quella online, che ad oggi a Xiaomi ha regalato davvero ottimi risultati soprattutto in occasione di vendite flash tramite i portali e-commerce Flipkart ed Amazon, i quali hanno permesso di risparmiare sulle costose spese di marketing guadagnando invece grosse quote di mercato.
In India per il 2018 sono previsti dai 6 agli 8 lanci ufficiali di “nuovi” smartphone che andranno a coprire le diverse fasce di prezzo, decisamente pochi se paragonati ai 40 modelli lanciati da Samsung lo scorso anno che hanno avuto però il difetto di confondere gli utenti tra i mille prodotti apparentemente uguali tra loro. E se pensiamo che la quota del 23,6% di mercato è stata raggiunta da Samsung con 40 modelli e da Xiaomi con solo 8 smartphone, beh capirete da soli che la portata del gigante tecnologico cinese è davvero strepitosa.
100 miliardi… non milioni