Xiaomi SmartBand 8 – RECENSIONE
Uno dei prodotti più attesi dagli amanti degli indossabili a basso costo, troviamo sicuramente la Xiaomi SmartBand 8 seppur da molti chiamata Mi Band 8. Già da tempo abbiamo visto che le generazioni che nascono non si rivoluzionano ma si arricchiscono in funzioni, precisione dei dati raccolti e spesso anche nell’hardware utilizzato e la nuova fitness tracker del brand asiatico lo fa anche nel nuovo sistema di cinturini del tutto inedito in questo panorama. Scopriamo quindi insieme la Mi Band 8, con i suoi pregi e difetti per rispondere poi alla domanda se vale la pena fare il salto generazionale dalla versione 6/7 oppure no.
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DESIGN, COSTRUZIONE E DISPLAY
E’ ormai dalla quarta di generazione della band che il design risulta più o meno il medesimo, seppur ci siano sempre delle piccole modifiche e migliorie, che nel caso della Xiaomi SmartBand 8 non appaiono subito all’occhio. Ad esempio è stato ridotto lo spessore del sensore di frequenza cardiaca, aderendo sempre alla pelle, ma con meno fastidio nell’esercitare la pressione di contatto sulla pelle.
Una miglioria che nel mio caso personale non ho apprezzato, non tanto per la modifica in sè ma per il fatto che probabilmente si è risparmiato sui materiali impiegati, meno skin-friendly, infatti è la prima volta che ho subito uno sfogo da indossabilità, ma magari il mio è un caso isolato.
Detto ciò, Xiaomi Mi Band 8 si propone con le classiche linee a forma di pillola, applicando però un frame molto più curato e lucido, tanto da sembrare metallo, che dona un aspetto premium all’intero prodotto. Troviamo poi il display, di natura AMOLED da 1.62″, risoluzione 490 x 162 pixel, 326 PPI di densità ed una luminosità che in questo caso arriva fino a 600 nit (100 nit in più rispetto al modello precedente).
E qui troviamo un’importante novità rispetto il passato, poichè l’azienda ha finalmente integrato il sensore di luminosità, potendo quindi permettere di regolare automaticamente la luminosità dello schermo. E qui devo dire che Xiaomi ha fatto un ottimo lavoro, in quanto in ogni situazione in cui ho testato la Band 8 , la luminosità del display veniva adeguata in maniera perfetta e rapida in base al contesto. Naturalmente per via della tecnologia AMOLED si può beneficiare anche della funzionalità Always On Display, peraltro che segue sempre le linee della watchface installata, ma in questo caso delude la luminosità con cui si attiva, risultando a volte poco leggibile anche in ambienti chiusi. Invece la leggibilità dei contenuti a schermo sotto luce diretta del sole è davvero ottima.
NUOVI CINTURINI E DIMENSIONI COMPATTE
Un’altra novità di Xiaomi SmartBand 8 è rappresentata dai nuovi cinturini, pertanto vi annuncio che se ne avete in abbondanza di precedenti generazioni, questi saranno incompatibili con il nuovo modello. Infatti la fitness tracker si affida a dei cinturini che integrano un sistema di aggancio tramite sgancio rapido, per mezzo di un pulsante per lato, che se premuto espelle a scatto la parte di cinturino. A tal proposito, il nuovo meccanismo mette a disposizione una serie di accessori che permettono di trasformare la band in un pendente, rendendola elegante senza rinunciare alle funzioni smart, oppure la si può ancorare, tramite l’apposito accessorio, alle scarpe in modo da tracciare in maniera ancor più precisa attività sportive come la corsa.
Rimangono sempre contenute le dimensioni della band, ovvero 48 x 22,5 x 10,99 millimetri ed un peso di soli 27 grammi. Non manca poi la certificazione che garantisce la resistenza all’immersione in acqua fino a 5 ATM, rendendo di fatto utilizzabile l’indossabile anche per attività sportive come in nuoto, oltre a poterla indossare senza problemi sotto la doccia.
APPLICAZIONE
Tutti i dati raccolti verranno convogliati all’app Mi Fitness (disponibile per Android e iOS), con connettività stabile grazie all’impiego di un modulo Bluetooth 5.0 BLE, ma qui dobbiamo fare una precisazione oltre che a mettervi in guardia sul funzionamento generale, in quanto stiamo parlando della versione cinese della Band 8, poichè la versione Global ancora non si sa quando verrà rilasciato. Xiaomi SmartBand 8 al momento supporta solo la lingua cinese ed inglese, ma per utilizzare quest’ultima lingua dovrete per forza di cose impostare il vostro smartphone in lingua inglese, altrimenti la band utilizzerà sempre la sola lingua cinese. Almeno questo vale per dispositivi Android, poichè su iOS esiste la possibilità di configurare la sola lingua dell’app in inglese mantenendo la lingua di sistema in italiano. Naturalmente alla prima associazione della Mi Band 8, dall’applicazione dovrete selezionare come regione Cina, altrimenti non potrete accoppiare il dispositivo. Anche per quel che concerne la possibilità di ricezione delle notifiche dalle app del telefono, per non incorrere in problemi di sorta dovrete abilitare che tutte ma proprie tutte le app vengano notificate, altrimenti rischierete di perdere alcune notifiche, considerando che stiamo lavorando con server cinesi e non europei.
Possiamo ricevere anche le notifiche per le chiamate, ma naturalmente non potremmo rispondere, ma potremmo inviare invece delle risposte preimpostate e personalizzabili tramite app. Per il resto delle notifiche, invece non potremmo rispondere ma solo visualizzare il contenuto, anche di emoji, ma cosa buona è la corretta sincronizzazione col telefono, poichè letta la notifica su uno o l’altro dispositivo la notifica verrà cancellata.
FUNZIONI SMART
Fatta questa doverosa precisazione, di Xiaomi SmartBand 8 possiamo dire che risulta più reattiva e fluida rispetto il passato, grazie anche ai 60Hz del display che rendono molto più piacevole l’esperienza d’utilizzo in generale. I menù pertanto risultano super reattivi e la navigazione risulta piacevole nonostante non si tratti di uno schermo poi così grande. Possiamo contare sul sensore per il monitoraggio dell’attività cardiaca, in grado di monitorare anche i livelli di ossigeno nel sangue (SpO2), così come l’analisi del respiro, dei livelli di stress e del sonno. Le misurazioni ottenute sono precise ed accurate e dal punto di vista del monitoraggio di attività sportive, possiamo tracciarne fino a 150, divise per categoria, molte delle quali godono di metriche dedicate. Non sono un atleta professionista, ma posso riportare che le attività tracciate beneficiano di dati dettagliati, anche per sport non comuni, come ad esempio la boxe. Purtroppo devo fare presente, magari è solo un mio problema, che in alcuni giorni i dati raccolti sono andati persi, trovandomi di fatto con una discontinuità o meglio dei buchi in relazione al monitoraggio della salute e dell’attività quotidiana, nonostante abbia sempre tenuto al polso l’indossabile smart di Xiaomi.
In modalità di monitoraggio sportivo, sul display si attiva la funzione AOD, mantenendo sempre sullo sfondo i dati principali dell’attività che si sta svolgendo, ma come accennavo prima per una corretta visione dovrete comunque risvegliare il display, magari con la gesture del polso. La successione di dati visibili a display non può essere personalizzata, una cosa che non mi è tanto piaciuta: ad esempio per una camminata avrei preferito che i dati dei passi effettuati fosse in prima schermata ma così non è. Inoltre non è presente il GPS, pertanto per una maggior accuratezza dei dati e per avere un tracciato del percorso, dovrete per forza ricorrere allo smartphone.
NUOVE WATCHFACE CON GIOCHI
Invece ottima la personalizzazione per quel che concerne le watchface disponibili a titolo gratuito direttamente dall’app Mi Fitness, molte delle quali offrono anche la possibilità di passare del tempo in divertimento, potendo giocare letteralmente, seppur va detto che in alcuni casi dovrete togliere dal polso la Xiaomi SmartBand 8. Altre watchface sono state studiate appositamente per l’utilizzo di cinturini in pelle oppure con l’accessorio a “pendente”, mentre per altre va segnalato che nonostante abbiate accettato il compromesso di avere la lingua inglese sullo smartphone, alcuni idiomi rimangono in cinese.
AUTONOMIA
Xiaomi SmartBand 8 affida la propria autonomia ad una batteria da 190 mAh che si ricarica per mezzo di un cavo proprietario con attacco a PIN magnetici. Il cavo rispetto la precedente generazione l’ho trovato meno curato e meno resistente nell’aderenza dei magneti, oltre al fatto che avrei preferito un cavo in tinta con la colorazione nera della band e non bianco. Simpatica la funzione di “sveglia da comodino” una volta che si avvia la ricarica. L’autonomia dichiarata dall’azienda è di 16 giorni, ma questo valore si riferisce ad un utilizzo praticamente da solo orologio, mentre se utilizzata a dovere, ovvero con monitoraggio di sport e misurazioni automatiche (livelli cardiaci, SpO2 e stress) oltre che ricezione di notifiche, la reale durata della batteria scende a 5 giorni, un valore destinato a scendere ad un massimo di 3 giorni se abiliteremo anche l’Always-on Display. Il ciclo di ricarica richiede poco meno di un’ora.
Non mancano le tante funzionalità extra, come la possibilità di controllare la musica e la fotocamera da remoto, godere di un timer/cronometro, funzione sveglia regolabile direttamente dalla band, relax respiratorio e molto altro. Teoricamente potremmo anche pagare da polso per mezzo del sensore NFC integrato, ma in questa versione cinese, assolutamente inutilizzabile. Chissà se nella variante Global potremmo sfruttarlo per i pagamenti su circuiti Mastercard e Visa.
CONCLUSIONI
Veniamo al dunque per questa Xiaomi Mi Band 8, che dovrebbe essere la migliore mai prodotta dall’azienda, ma purtroppo questo responso non mi appartiene. Innanzitutto perchè parliamo di un firmware cinese, che offre ad esempio la possibilità di pagamenti tramite NFC ma solo su Alipay, non disponibile alle nostre latitudini, ma che di base costringe ad alcuni compromessi come l’utilizzo della lingua inglese sul vostro smartphone. Personalmente, ho subito uno sfogo all’altezza del polso dove ho indossato la fitness tracker, ma in sostanza non ho ravvisato grandi cambiamenti se non l’inserimento del sensore di luminosità automatica.
A parte ciò, senza dubbio se provenite dalla versione 6 o 7 di Mi Band, il consiglio è quella di tenervela stretta, perchè il cambio generazionale anche in vista di un aumento di prezzo di listino non vale la pena. Se invece per voi Mi Band 8 sarebbe il primo acquisto, allora attendete il rilascio della versione Global. Al momento il prezzo per portarvela a casa si aggira intorno ai 50 euro massimo, che qualora venga confermato anche per la variante Global, lo trovo altino, potendo alla stessa cifra garantirvi uno smartwatch più completo. Se siete proprio appassionati di questo prodotto, magari avendo una collezione che va dal primo modello ad oggi e non volete attendere, allora potete procedere considerando che il passaggio al firmware global sarà rapido e indolore.
