REDMI NOTE 12 PRO+ 5G RECENSIONE – Un pò più di un MEDIO-GAMMA
Quando approda sul mercato un dispositivo targato Redmi ci si aspetta sempre un best buy, perché in passato gli smartphone proposti con questo marchio hanno sempre superato ogni aspettativa oltre che essere contraddistinti da un rapporto qualità/prezzo che sbaraglia ogni concorrenza. La situazione attuale però è cambiata, con un rincaro vertiginoso dei componenti, pertanto tenere a bada il listino diventa difficile. Vediamo dunque se il nuovo flagship Redmi Note 12 Pro+ 5G, con i suoi quasi 500 euro di listino, fotocamera da 200 MP e ricarica rapida a 120W riuscirà ad indorare la pillola di un prezzo lontano fortemente dal passato.
Argomenti di questo articolo:
In offerta su Amazon
La confezione di vendita del nuovo device del brand asiatico è ormai da tempo la stessa, completa e funzionale all’utilizzo sin da subito offrendo la seguente dotazione:
- Cavo di alimentazione e trasferimento dati USB Type-C;
- Alimentatore da muro con presa europea con output max di 120W;
- Spillo per la rimozione del vassoio SIM;
- Manualistica;
- Cover di protezione in silicone trasparente con coperchio ingresso Type-C;
- Pellicola in plastica a protezione display pre-applicata;
- Redmi Note 12 Pro+ 5G.
Design premium ma non nuovisimo
Lo smartphone del brand asiatico si fa subito apprezzare per l’ergonomia e la sensazione piacevole donata dalle linee con curvatura 3D della back cover realizzata in vetro con dettagli premium, come la decorazione in metallo del bump camera, facendo passare in secondo piano dimensioni e peso non proprio contenuti (162,9 x 76 x 8,98 mm per un peso di 210,5 grammi). E’ innegabile che Redmi Note 12 Pro+ 5G si ispiri in parte alle forme di altri dispositivi già in circolazione, ma lo fa con una propria identità e stile.
Linee nette che corrono lungo tutto il frame in plastica, concorrendo al miglioramento del grip dello smartphone. La sensazione generale è piacevole ma anche l’occhio vuole la sua parte ed in questo caso non troviamo il connubio tra le due cose, in quanto la scocca in vetro trattiene sporco ed impronte digitali, visibili anche nella colorazione da noi in test (Polar White), figuriamoci con quella nera, schiavizzandovi con un pannetto per la pulizia, a meno che non utilizziate la cover in dotazione. Per il resto la costruzione generale è impeccabile e sul vistoso camera bump in spicca la dicitura 200MP, caratteristica di cui parleremo più avanti.
Sul profilo sinistro non troviamo nulla mentre sul lato opposto viene ospitato il bilanciere del volume ed il pulsante d’accensione che integra anche il sensore per le impronte digitali, soluzione che apprezzo particolarmente per rapidità ed affidabilità negli sblocchi. Il profilo superiore è particolarmente sfruttato, visto la presenza dell’ingresso jack da 3,5 mm, trasmettitore IR, secondo microfono per riduzione dei rumori in chiamata ed uno dei due speaker stereo di cui gode il Redmi Note 12 Pro+ 5G.
Il secondo speaker lo troviamo infatti sul profilo inferiore, accompagnato dal microfono principale, ingresso Type-C per la ricarica e supporto OTG (niente uscita video) ed il vassoio SIM.
Quest’ultimo è in grado di ospitare 2 SIM in formato nano senza possibilità di espandere la memoria tramite micro SD. La tecnologia di connettività mobile è quella del 5G, seppur non abbia potuto beneficiarne dei vantaggi, poiché dove abito non arriva il segnale ma ho ugualmente potuto godere dell’ottimo modem integrato che spesso e volentieri mi ha fatto navigare a velocità che raramente ho toccato con gli smartphone da me testati.
Nota positiva sono le cornici che avvolgono il display, davvero contenute, grazie all’adozione di un display con tecnologia Flow AMOLED. Presente sopra il display, la capsula auricolare ed i sensori di luminosità e prossimità, ,a quest’ultimo sfortunatamente non funziona alla perfezione, poiché non è di tipo fisico. Non nego che in più occasioni ho avuto problemi nelle chiamate, ritrovandomi a spingere pulsanti a caso con la guancia. Prima di parlarvi del display, voglio spendere due parole sul suono che fuoriesce dai due speaker stereo indipendenti, su cui ho apprezzato anche la posizione simmetrica tra loro.
Per il resto, il volume è esageratamente elevato ma senza distorcere. E’ apprezzabile la presenza di una buona dose di bassi, con una buona riproduzione delle sfumature musicali dei singoli generi. Soprattutto con video e serie TV, l’audio è pazzesco ed ottimale, contando a livello software della presenza del Dolby Atmos.
Redmi Note 12 Pro+ 5G ha uno dei migliori display in circolazione
Parliamo dello schermo di Redmi Note 12 Pro+ 5G, elemento su cui l’azienda cinese negli ultimi tempi sa distinguersi particolarmente per la bontà ed ottimizzazione di cui dota i propri dispositivi. E qui troviamo un brillante pannello Flow AMOLED, realizzato in materiali flessibili avanzati che aumentano la luminosità e visualizzano una gamma più ampia di colori con un maggiore contrasto, combinati con un output più fluido. Risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) da 6,67 pollici in cui è posizionato un foro centrale in cui è alloggiata la selfie camera. Il tutto è protetto da un vetro Corning Gorilla Glass 5 ma la specifica che richiama sicuramente l’attenzione è il refresh rate a 120 Hz, che restituisce una fluidità eccelsa.
La sensazione nel guardare immagini e contenuti in generale su questo pannello è quella di trovarsi di fronte ad un terminale premium, d’altronde anche i restanti numeri da scheda tecnica del pannello sono buoni. Abbiamo una luminosità di picco che arriva sino a 900 nits ed il profilo colore è di tipo DCI-P3, che si traduce in una resa delle immagini e video ben bilanciate e contrastate, senza dover intervenire sulla calibrazione che possiamo eventualmente effettuare tramite il software della MIUI 14. Completano poi le specifiche del display la presenza dei DRM Widevine L1, con supporto anche per Prime Video oltre che supporto a contenuti HDR e Dolby Vision.
Hardware di ultima generazione con performance top
Redmi Note 12 Pro+ 5G si fa apprezzare anche per la potenza che scorre nelle sue vene, con performance superbe, grazie al processore MediaTek Dimensity 1080. Una CPU octacore con processo produttivo a 6nm e clock massimo di 2.6 GHz a cui si accompagna la GPU Mali-G68 oltre che 8 GB di memoria RAM di tipo LPDDR4x e 256 GB di memoria interna di tipo UFS 2.2, questi gli unici tagli disponibili.
Non amo particolarmente i benchmark, ma su AnTuTu il dispositivo del brand cinese, totalizza abbondanti punti da mettere in ginocchio tantissimi rivali sulla stessa fascia di prezzo. Ma i numeri fini a se stessi non dicono nulla, mentre è l’esperienza quotidiana a dirla lunga su questo esemplare tecnologico, con cui possiamo godere in ogni situazione, anche quelle più critiche, ovvero il gaming.
Un processore che non è un top di gamma ma che grazie alla stabilità delle performance lo fa quasi preferire ai costosi dispositivi di fascia alta. A proposito di gaming possiamo pretendere dettagli grafici ai massimi livelli, senza avvertire rallentamenti, surriscaldamenti o fenomeni come il thermal throttlig, contando anche sulla tecnologia LiquidCool, che contribuisce alla possibilità di una ricarica super rapida.
Non si può parlare di performance senza citare il software, ovvero la MIUI croce e delizia per tanti smartphone della compagnia cinese. Su Redmi Note 12 Pro+ 5G è la MIUI 14 ad animare tutto, purtroppo su base Android 12 e patch di febbraio 2023, ma su di lei non mi esprimerò più di tanto perché rispetto la precedente generazione non ho visto chissà quali migliorie, almeno a livello di funzioni e personalizzazioni ma posso affermare che sembrano essere assenti gli enormi bug che per troppo tempo hanno accompagnato MIUI 12 e MIUI 13. Quello che invece non digerisco proprio è la presenza di innumerevoli bloatware al primo avvio dello smartphone, una cosa che potrei giustificare su device molto più economici e non nego (per quanto io non sia una persona che sta dietro agli aggiornamenti), che uscire con Android 12 quando altri offrono già l’ultima release del robottino verde è poco furbo, oltre che a “rubare” una major release.
Autonomia ancora più efficiente grazie al chip dedicato
Il resto della connettività dello smartphone si compone di NFC per i pagamenti in mobilità, Bluetooth 5.2, GPS e WiFi 6 ma a fare gola è senza dubbio la combinazione di una capiente batteria da 5000 mAh ed una super ricarica rapida da 120W, che in soli 19 minuti permette una carica del 100%. Numeri così creano grandi aspettative, che sono state tutte superate nonostante il display a 120 Hz, totalizzando una carica residua di oltre il 30% per un’intera giornata super stress. Inutile parlare di ore di schermo attivo, ma per gli utenti più “comuni”, penso non sia difficile arrivare anche a due giorni pieni di utilizzo, considerando che Redmi Note 12 Pro+ 5G integra il chipset Xiaomi Surge P1, dedicato proprio al consumo energetico del dispositivo, con occhio attento a preservare nel tempo la lunga durata della batteria.
Comparto fotografico pompato ma è solo marketing
Uno dei punti dolenti degli smartphone economici è quello relativo alla resa fotografica e video, ma Redmi Note 12 Pro+ 5G non è un dispositivo economico, quindi ci si aspetta un discostamento da questa affermazione. Qui ci si affida ad un sensore primario da 200 MP con f/1.65, tecnologia pixel binning 16 in 1 e sensore 1/1,4”, obiettivo 7P e stabilizzazione ottica OIS. Ciò fa pensare a foto da super camera phone, ma in realtà non ho notato grandi differenze da smartphone equipaggiati con una semplice 48 MP. Ricchi i dettagli e buona resa in generale, ma la gamma dinamica, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione non viene gestita a dovere, restituendo colori “falsi” (ad esempio un ricco arancio viene interpretato come un giallo sporco). Strano davvero, considerando anche l’apertura focale che dovrebbe permettere una raccolta di maggior luce.
La lente ultra-wide da 8 MP, f/2.2 e FOV 119° a volte accentua alcune aberrazioni cromatiche e soprattutto in ambienti poco illuminati il rumore digitale diventa un compagno degli scatti in queste condizioni. La lente macro da 2 MP, f/2.4, non regala emozioni particolari e spesso la resa è talmente scadente che passa la fantasia di utilizzarla.In generale poi ho trovato davvero stupido sparare numeri da capogiro per l’ottica principale e poi affiancare due camere viste e riviste, soprattutto su terminali di basso costo.
In ambito video, il Redmi Note 12 Pro+ 5G si spinge fino al 4K a 30 fps, con una buona e rapida messa a fuoco, ma nonostante la presenza dell’OIS sono rimasto deluso dalla stabilizzazione, restituendo riprese tremolanti. Speriamo sia solo un problema software. Anche per la camera selfie valgono più o meno i giudizi dati: qui il device si affida ad un sensore da 16 MP con possibilità di registrazione video a 1080p 60 fps. Redmi avrebbe potuto fare di più, infatti anche la modalità Notte non regala chissà quali miracoli, anzi a tratti restituisce risultati peggiori dello scatto normale, eppure in generale Redmi ha spinto tanto sui potenti algoritmi di intelligenza artificiale integrati nel software.
In offerta su Amazon
Redmi Note 12 Pro+ 5G – Conclusioni e prezzo
Avrete capito che senza dubbio non definirò Redmi Note 12 Pro+ 5G un best buy, il quale rimane ben lontano da quell’aria frizzantina che respiravo agli esordi di Xiaomi/Redmi. Nel complesso parliamo di un più che discreto smartphone anche se per alcuni alcune criticità come il sensore di prossimità ed una versione Android già vecchia, non saranno facili da digerire, più che altro in virtù del prezzo che al momento si aggira sui 435 euro street price, rispetto i 499,99 di listino ufficiale. Il consiglio è quello di attendere una svalutazione del terminale, oppure di dirigere l’acquisto nella precedente generazione, che al momento costa circa 200 euro in meno. E se volevate domandarvi: vale la pena abbandonare la serie Note 10/11 per questa? La mia risposta è assolutamente no.
