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Secondo il Garante, OpenAI violerebbe la privacy in Italia. ChatGPT di nuovo sotto processo

OpenAI è finita sotto la lente d’ingrandimento dell’autorità italiana per la protezione dei dati, il Garante, per presunte violazioni del GDPR, il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea. Va ricordato a marzo dello scorso anno c’è stato un blocco di ChatGPT in Italia. Ora ci sono delle novità poiché sembra che OpenAI stia perpetrando la violazione della privacy nonostante tutto.

Violazione della privacy per OpenAI: di nuovo il conflitto con l’Europa

OpenAI ha recentemente ricevuto un avviso di violazione dal Garante italiano, a seguito di un’indagine durata diversi mesi sulla conformità di ChatGPT al GDPR. I dettagli delle scoperte preliminari dell’autorità non sono stati divulgati, ma è noto che OpenAI ha 30 giorni per rispondere alle accuse.

Le violazioni possono comportare multe fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo. Per una gigante dell’IA come OpenAI, le autorità per la protezione dei dati possono emettere ordinanze che richiedono modifiche al trattamento dei dati per porre fine alle violazioni confermate. Ciò potrebbe costringere l’azienda a modificare il suo funzionamento o a ritirare il suo servizio dagli Stati membri dell’UE in cui le autorità per la privacy cercano di imporre cambiamenti.

Il problema fondamentale riguarda la legalità dell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. L’autorità italiana ha sollevato dubbi sulla conformità di OpenAI al GDPR già lo scorso anno, quando ordinò una sospensione temporanea del trattamento dei dati locali di ChatGPT, portando alla sospensione temporanea del chatbot ChatGPT.

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Ecco la dichiarazione del Garante della privacy:

Il Garante per la protezione dei dati personali  ha  notificato a OpenAI, società che gestisce la piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT, l’atto di contestazione per aver violato la normativa in materia di protezione dei dati personali.

A seguito del provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento, adottato dal Garante nei confronti della Società lo scorso 30 marzo, e all’esito dell’istruttoria svolta, l’Autorità ha ritenuto che gli elementi acquisiti possano configurare uno o più illeciti rispetto a quanto stabilito dal Regolamento UE.

OpenAI, avrà 30 giorni per comunicare le proprie memorie difensive in merito alle presunte violazioni contestate.

Nella definizione del procedimento il Garante terrà conto dei lavori in corso nell’ambito della speciale task force, istituita dal Board che riunisce le Autorità di protezione dati dell’Ue (Edpb)

Il Garante ha sottolineato sia la mancanza di una base legale adeguata per la raccolta e il trattamento dei dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi sottostanti a ChatGPT, sia la tendenza dello strumento di intelligenza artificiale ad avere allucinazioni (cioè a produrre informazioni inesatte) come problemi di preoccupazione. Inoltre, è stata evidenziata la sicurezza dei bambini come una problematica.

OpenAI, dopo aver affrontato alcune questioni sollevate dall’autorità italiana, è stata in grado di riprendere rapidamente il servizio di ChatGPT in Italia lo scorso anno. Tuttavia, l’autorità ha continuato a indagare su OpenAI e sulla presunta violazione della privacy. È ora giunta alla conclusione preliminare che lo strumento violi la legge dell’UE.

Uno dei nodi cruciali riguarda la base legale che OpenAI sostiene per il trattamento dei dati personali per l’addestramento dei suoi modelli di intelligenza artificiale. ChatGPT è stato sviluppato utilizzando enormi quantità di dati raccolti da Internet, inclusi dati personali di individui. Nel contesto dell’Unione Europea, il trattamento dei dati delle persone dell’UE richiede una base legale valida.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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