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Google Cache chiude: addio all’archivio di backup di Internet

Google non conserverà più una copia di backup dell’intero Internet. I link “in cache” di Google Search, che per lungo tempo hanno rappresentato un modo alternativo per caricare un sito web che era inaccessibile o che era stato modificato, saranno eliminati. Danny Sullivan, il “Search Liaison” di Google, ha confermato la rimozione della funzione in un post su X, affermando che la funzione “era intesa per aiutare le persone ad accedere alle pagine quando, tempo fa, spesso non si poteva contare sul caricamento di una pagina. Oggi le cose sono molto migliorate. Quindi, è stato deciso di ritirarla.”

Addio a Google Cache

Con questo servizio era possibile consultare le pagine nella cache di google semplicemente andando su “https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:” più l’URL di un sito web, o digitando “cache:” più un URL nella ricerca Google.

La funzione è apparsa e scomparsa per alcuni utenti da dicembre ma attualmente l’intero sito è diventato irraggiungibile e restituisce un errore “404 pagina non trovata”

I link in cache si trovavano sotto il menu a discesa accanto a ogni risultato di ricerca nella pagina di Google. Mentre il crawler web di Google esplorava Internet alla ricerca di pagine web nuove e aggiornate, salvava anche una copia di ciò che trovava. Questo ha rapidamente portato Google ad avere una copia di backup praticamente dell’intero Internet, utilizzando probabilmente un numero incalcolabile di petabyte di dati. Google è ora in un’era di risparmio sui costi, quindi, assumendo che Google possa iniziare a cancellare i dati della cache, ciò potrebbe probabilmente liberare molte risorse.

I link in cache erano utili se il sito web era inaccessibile o cambiava rapidamente, ma hanno anche fornito nel corso degli anni alcune intuizioni su come il crawler web “Google Bot” visualizzava il web. Le pagine non sono necessariamente renderizzate come ci si potrebbe aspettare. In passato, le pagine erano solo testuali, ma gradualmente il Google Bot ha imparato a conoscere i media e altri dati complessi come il javascript (ora esistono un sacco di Google Bots specializzati). Molti dettagli su Google Bot sono avvolti nel segreto per nasconderli agli spammer SEO, ma si poteva imparare molto indagando su come appaiono le pagine in cache. Nel 2020, Google è passato al mobile per default, quindi, per esempio, se si visita quel link in cache di Ars menzionato prima, si ottiene il sito mobile. Se gestisci un sito web e vuoi saperne di più su come appare un sito a Google Bot, puoi ancora farlo, ma solo per il tuo sito, dalla Search Console.

La scomparsa dei siti in cache significherà che l’Internet Archive avrà un onere maggiore nell’archiviare e tracciare i cambiamenti nelle pagine web di tutto il mondo.

Simone Rodriguez
Simone Rodriguez

Blogger, ma soprattutto appassionato di tecnologia. Faccio parte di una generazione che è passata dal tubo catodico agli smartphone, rendendomi testimone di un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Dal 2012 seguo assiduamente il marchio Xiaomi che con il convogliarsi di vari progetti mi ha portato a realizzare XiaomiToday.it, la casa di tutti gli Xiaomisti Italiani. Scrivimi: [email protected]

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