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Android non è stato progettato originariamente per gli smartphone

Android è il sistema operativo forse più diffuso al mondo eppure non tutti sanno la sua storia. In questa sede non andremo a vedere per filo e per segno i passi della sua realizzazione ma vedremo solamente un punto: la sua nascita. Molto probabilmente la maggior parte degli utenti immagineranno che l’OS open source sia nato per gli smartphone. E invece no, niente di più sbagliato. Il progetto originario era un altro. Scopriamolo insieme.

La storia di Android in breve: sapevate che il sistema operativo del robottino verde non è nato per gli smartphone ma per le fotocamere?

Android nacque originariamente come sistema operativo per le fotocamere. Nel 2013, Andy Robin (co-fondatore di Android) disse che l’OS, che attualmente conta quasi 3 miliardi di utenti, era stato ideato come sistema operativo per le fotocamere digitali. Ma che tipo di OS poteva integrare una fotocamera? Molto semplice: il piano era formare una piattaforma che includesse uno spazio di archiviazione per foto e video, tutto cloud. Anticipando i servizi online come Google Drive e affini, Andy si prefisse già quasi 10 anni fa di eliminare in un certo senso la memoria integrata delle fotocamere.

Andy Robin mostrò le diapositive della sua presentazione originale agli investitori nell’aprile 2004, inclusa una presentazione con una videocamera collegata a un computer di casa, che poi si collegava a un data center Android. Il tutto era senza dubbio interessante ma gli investitori non ci hanno creduto tanto e infatti il progetto non è decollato. Ma mano che la tecnologia diventava mainstream, il mercato delle macchine fotografiche digitali non era tanto appetibile.

Come nasce Android per gli smartphone?

Dopo cinque mesi, l’azienda di Rubin rinnova il proprio piano aziendale e annuncia che il progetto è stato modificato: ora l’obbiettivo è una “soluzione portatile open source“. I pezzi grossi di Android non volevano far pagare il servizio in quanto reputavano che il settore fosse ancora troppo “fragile”. È qui che nasce Android come lo conosciamo noi: una piattaforma dove al suo interno si possono acquistare diversi servizi come app e giochi. In sostanza il software si poteva vendere gratuitamente ma all’interno c’erano i cosiddetti “DLC” o contenuti scaricabili a pagamento.

Leggi anche: E’ possibile avere due ROM su uno smartphone Android? A quanto pare sì

Ma per fare tutto questo c’era bisogno di tanti soldi ed è per questo che nel 2005 Google acquista Android (per soli 50 milioni di dollari), assumendo Andy Rubin come vice-presidente senior per i contenuti digitali. Le decisioni dunque (sia quella di abbandonare il settore delle macchine fotografiche digitali, sia quella di vendere a Google) sono state salvifiche. Non sappiamo che prospettive avrebbe avuto Android se fosse stato sviluppato per le macchine fotografiche, ma probabilmente non avrebbe avuto molto successo. Considerando che attualmente l’80% degli smartphone di tutto il mondo girano su questo sistema operativo.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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