Amazon introduce una novità per il servizio di riconoscimento del palmo: l’iscrizione ora avviene attraverso una nuova applicazione. Basta una foto del proprio palmo per accedere a un servizio che rende più agili pagamenti e accessi, migliorando l’esperienza d’acquisto senza richiedere passaggi aggiuntivi al momento del checkout. Ecco come funziona nel dettaglio il servizio di Amazon One.
Amazon One: arriva il riconoscimento del palmo della mano. Ecco a cosa serve
L’app Amazon One per il riconoscimento del palmo della mano trasforma il processo di iscrizione rendendolo accessibile ovunque ci si trovi. Grazie a questa app, i clienti Amazon possono ora registrarsi al servizio di riconoscimento del palmo senza doversi recare in un punto vendita fisico, facilitando l’accesso a una tecnologia che rende più rapido ogni acquisto.
Per iscriversi, è sufficiente accedere all’app con il proprio account Amazon, fare una foto al palmo della mano e collegare un metodo di pagamento. Completata la registrazione, si può immediatamente utilizzare il servizio per effettuare pagamenti, accedere a locali, verificare l’età o accumulare punti fedeltà semplicemente avvicinando il palmo a un dispositivo Amazon One. Questa opportunità è disponibile in oltre 500 negozi Whole Foods Market negli USA, in diversi punti vendita Amazon e in più di 150 sedi terze, come stadi e aeroporti.
Ovviamente l’innovazione dietro Amazon One si basa su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, assicurando un servizio sicuro ed efficiente. Il sistema è in grado di riconoscere le foto del palmo fatte dal cellulare confrontandole con le immagini a infrarossi dei dispositivi Amazon One, per un processo di iscrizione che si conclude solo dopo questo confronto.
La sicurezza è una priorità: Amazon One utilizza sia l’immagine del palmo che la struttura delle vene sottostanti per creare una firma palmare unica. Le immagini del palmo, criptate e trasferite in modo sicuro su AWS cloud, non sono accessibili né salvabili sul telefono, garantendo la privacy degli utenti.
Il servizio, come detto poc’anzi, è disponibile solo negli Stati Uniti per il momento. Per far sì che arrivi anche da noi è necessaria una revisione delle regole per la privacy, alla luce anche di quanto è emerso dall’AI Act appena approvato in Europa.
