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Xiaomi Wireless Charger Unboxing & Teardown

Una delle apprezzate caratteristiche offerte dal nuovo Xiaomi Mi Mix 2S è il supporto alla ricarica wireless, motivo per cui l’azienda durante l’evento di presentazione ha deciso di presentare anche il pad Xiaomi Wireless Charger, in grado di funzionare non solo con il Mi Mix 2S ma anche con altri telefoni come quelli di Apple e di Samsung. Mi Mix 2S è il primo device di Xiaomi ad offrire questa funzionalità, che speriamo di vedere presto implementata sui futuri top di gamma dell’azienda.

Lo Xiaomi Wireless Charger utilizza lo standard di ricarica wireless Qi, in grado di erogare potenza per 7,5 W per la ricarica rapida  ma a livello standard questa è pari a 5W con tensione di 5V/2A oppure 9V/2A. Non mancano di certo le varie protezioni relative a correnti elevate o surriscaldamento. Nonostante tutto però sulla confezione è specificato che è preferibile utilizzare il pad solo con Mi Mix 2S ed all’interno non troviamo alcun cavo ma solo la stazione di ricarica.

Design minimale in colorazione bianca, priva di scritte o identificazioni particolari. Strutturalmente realizzato in plastica ad eccezione della superficie dedicata al posizionamento dello smartphone che invece risulta adottare un gel di silice, risultando morbido al tatto ma al tempo stesso fornisce una sorta di funzione antiscivolo, funzione presente anche nella parte inferiore dello Xiaomi Wireless Charger ma questa volta il materiale impiegato è la comune gomma. Raggio di 47 mm per uno spessore di 12,44 mm sono le misure del pad di ricarica wireless dotato di ingresso USB Type-C ed una piccolo LED di colore verde che rimane fissa durante l’operazione di ricarica mentre ci avvisa di eventuali problemi lampeggiando.

Venendo al teardown del prodotto, notiamo che lo stesso è tenuto insieme da 4 viti nascoste sotto ila striscia in gomma sulla base dello Xiaomi Wireless Charger. L’apertura risulta molto semplice e da subito mostra che i vari componenti sono montati nella parte inferiore del pad di ricarica. I componenti interni sono costituiti da una scheda PCB e da un blocco metallico per la conduzione del calore sottostante la scheda. Il blocco conduttore diffonde il calore e lo distribuisce per evitare l’accumulo di troppo calore nei vari componenti. L’interno è traslucido e ciò è ottenuto utilizzando un foglio adesivo nero a prova di luce. La porta USB Type-C è saldata in quattro punti diversi della scheda PCB. Il dissipatore di calore in metallo è fissato tramite clip con punti di avvitamento che lo trattengono sull’involucro di plastica.

La bobina di ricarica si trova al centro, appena sopra il PCB ed è saldata in due punti. E’ presente anche un sensore per il rilevamento della temperatura che in caso di valori elevati fa entrare lo Xiaomi Wireless Charger in modalità di protezione. La sonda di temperatura è posizionata nel mezzo della bobina. Le bobine hanno un elevato grado di cura circa le saldature così come i LED del chip mentre il resto dei cablaggi risulta incollato per evitare vibrazioni. Ma questi sono argomenti più da maniaci dell’elettronica, a noi basta sapere che lo Xiaomi Wireless Charger ha un prezzo conveniente di soli 99 yuan, tradotti in circa 13 euro al cambio attuale, che il funzionamento è garantito al pari dei modelli proposti da Apple e Samsung e che a questo prezzo vale la pena l’acquisto dal momento che è in grado di funzionare con molti dispositivi e non solo con il Mi Mix 2S.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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