Xiaomi è una di quelle società che nel giro di pochissimi anni ha avuto un’esponenziale crescita sia in termini economici che di popolarità tanto che per la metà di questo 2018 è previsto l’inizio dell’offerta pubblica (IPO), con l’obiettivo di raccogliere 10 miliardi di dollari, divenendo l’IPO più importante nella storia economica del paese.
Dopo la quotazione, Xiaomi dovrebbe arrivare ad avere un valore che si aggira tra gli 80 ed i 100 miliardi di dollari, ed a quanto pare l’azienda ha intenzione di presentare una doppia quotazione anche in Cina ed Hong Kong, offrendo pertanto azioni sia sul mercato occidentale che quello orientale, arricchendo ancor più il suo valore economico che contribuirà alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie.
Le fonti della notizia non sono ben identificate ma sembrano appartenere a ruoli importanti all’interno dell’OEM di Lei Jun, mentre Xiaomi non ha risposto alla domanda di chinadaily.com.cn su dove la società lancerà la sua IPO. Xiaomi deve molto del suo business agli smartphone che hanno permesso la crescita dell’azienda decretandola una delle migliori del 2017, in quanto in controtendenza al valore negativo degli altri produttori, Xiaomi è riuscita a portarsi a casa un ottimo risultato positivo in termini percentuali.
XIAOMI CHIUDE L’ANNO 2017 CON UNA CRESCITA PARI A QUASI IL DOPPIO DELL’ANNO PRECEDENTE
Le spedizioni totali nel mercato degli smartphone cinesi nel quarto trimestre sono state di 114,3 milioni di unità, in calo del 15,7% anno su anno, secondo un rapporto pubblicato dalla società di ricerche di mercato IDC del 6 febbraio, ma Xiaomi ha spedito 5,9 milioni di unità, in crescita del 57,6 percento, facendo scattare una quota di mercato del 13,9 percento. Questi risultati positivi non possono che migliorare con l’esordio in borsa di Xiaomi che in parte ha già apprezzato l’esperienza tramite Huami, società partner nella produzione di dispositivi indossabili smart famosa per i vari device AmazFit, che ha già suonato la campana di apertura della Borsa di New York a gennaio, divenendo la prima società tecnologica cinesa ad essere resa pubblica negli Stati Uniti quest’anno.
