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“Xiaomi Security Guardian Award”: premiati 6 white hat

Il 28 novembre scorso a Pechino si è tenuta la “Xiaomi AIOT Developer Conference 2018” per promuovere congiuntamente lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e l’industria dell’ IoT e per creare una nuova era di “Internet of Everything“. Il giorno dopo, durante lo “Xiaomi IoT Security Summit”, Cui Baoqiu ovvero il vice presidente del settore AI e della piattaforma cloud di Xiaomi, ha consegnato il premio “Xiaomi Security Guardian Award” a sei “cappelli bianchi”.
Il termine “white hat” descrive un hacker che identifica le vulnerabilità di sicurezza nei sistemi informatici o nei sistemi di rete senza sfruttarli maliziosamente, ma rivelandoli alle società interessate. Un po’ come hanno fatto Richard Zhu e Amat Cama il mese scorso durante il Pwn20wn. Ciò consente alle organizzazioni di correggere le vulnerabilità prima che vengano sfruttate da altri hacker che invece hanno come obiettivo quello di rubare dati o in generale creare danni nella rete internet.

"Xiaomi Security Guardian Award" white hat

“Xiaomi Security Guardian Award”: premiati 6 white hat

All’incontro, Cui Baoqiu ha espresso la sua gratitudine agli white hat, e ha dichiarato: “Xiaomi considera la sicurezza come la linea principale dagli smartphone all’IoT, dall’e-commerce all’internet tradizionale e mobile; tutte le aree hanno bisogno di un guardiano della sicurezza e Xiaomi dà il benvenuto agli white hat che ci aiutano a costruire un ecosistema migliore e più sicuro”.

I sei white hat premiati fanno parte di noti team di sicurezza come Tencent Blade Team e Antiy Mobile Axel Lab e rappresentano la realtà migliore in questo campo: si tratta infatti di elementi celebri come IceCrown, Martin, kernel_dbg e Dennis Giese. È stato riferito che allo Xiaomi Security Center, le vulnerabilità inviate da esperti di sicurezza, operatori della sicurezza e appassionati da tutto il mondo vengono ricevute ogni giorno e finché tali vulnerabilità saranno confermate (e poi corrette), questo centro di ricerca per la sicurezza di Xiaomi darà a tali elementi una generosa ricompensa.

Xiaomi Security Guardian Award” è il primo premio dato da Xiaomi agli utenti che si impegnano in questo senso e la partecipazione è aperta a tutti quelli che forniscono supporto tecnico per Xiaomi. Questo premio include lo 獬豸玉玺 (Xiè zhì yùxǐ), ovvero la statuina dell’animale leggendario che abbiamo conosciuto con la presentazione del Mi Mix 3 su cui è intagliato il nome dell’hacker, e quest’ultimo dispositivo in versione verde giada. I vincitori del premio hanno anche lasciato una firma sullo striscione di sicurezza Xiaomi IoT, diventando i primi “guardiani” della sicurezza a ricevere questo onore nella storia di Xiaomi.
Da questa premiazione si evince che Xiaomi continuerà ad aumentare gli investimenti nella tutela della sicurezza. Oltre a migliorare le sue capacità di sicurezza, l’azienda invita anche tutti i team di sicurezza, esperti del settore e appassionati a prestare attenzione e a proteggere congiuntamente centinaia di milioni di utenti Xiaomi. Come sappiamo Xiaomi è un leader globale meritato nel campo di “AI + IoT” e mentre costruisce la più grande piattaforma IoT del mondo, sta anche lavorando a delle guardie di sicurezza. Attraverso il programma Xiaomi Security Guardian, il supporto di più lavoratori in tutto il mondo, a prescindere che siano interni a Xiaomi o consumatori cinesi e internazionali, è indubbiamente una scelta vincente.

"Xiaomi Security Guardian Award" white hat

Sottolineiamo ancora una volta l’importanza che Xiaomi dà agli utenti, permettendogli anche di entrare a lavorare con il team di sviluppo se il servizio dato merita un riconoscimento. Con più di 100 milioni di dispositivi connessi nella rete creata da Xiaomi, falle di sicurezza anche piccole causerebbero ingenti danni agli utenti e alle casse dell’azienda. Proprio per questo motivo Lei Jun ha ulteriormente sottolineato che “AI + IoT” sarà la punta dell’iceberg di Xiaomi. In futuro per lui (e sarà sicuramente così) gli esseri umani entreranno in una nuova era di “saggezza”, che combinerà AI, IoT e coscienza umana.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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