Tutti conosciamo Xiaomi…ma è davvero così? Non si può mai dire di conoscere qualcosa o qualcuno fino a che non si ha accesso a tutti i suoi segreti. Un po’ perché glielo hanno chiesto gli utenti, un po’ perché la politica del brand è quella di essere più trasparente possibile, ecco che lei stessa ha deciso di svelare 19 curiosi segreti che la riguardano. Niente di scabroso, state tranquilli. In un recente post su Weibo il colosso cinese è venuto allo scoperto. Ecco tutti quello che fino ad oggi non abbiamo mai saputo.
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Ecco i 19 segreti che Xiaomi “nascondeva”: si tratta di retroscena finora nascosti che non sapeva nessuno se non i dipendenti del brand
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Xiaomi ha più di 30.000 dipendenti in tutto il mondo. Tutte provengono da 75 paesi e regioni e hanno uffici in 65 regioni in tutto il mondo. Oggi, l’attività commerciale del brand è entrata in più di 90 paesi e la sua quota di mercato degli smartphone si colloca tra i primi cinque in 54 nazioni e al primo posto in 10.
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Xiaomi ha aperto store offline chiamati Mi Home in più di 100 città del mondo. Tra questi, la Mi Home più settentrionale è stata aperta al Circolo Polare Artico, situata a Murmansk, in Russia mentre la Mi Home più meridionale è stata aperta a Santiago, in Cile.
La prima Mi Home al Circolo Polare Artico
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La prima Mi Home in Italia è stata aperta a Porte di Roma, uno dei più grandi centri commerciali della capitale. Anche se pioveva, più di 300 fans sono entrati in scena e alcuni di loro, i primi, si sono aggiudicati anche dei premi. Una particolarità di questo evento era la presenza del pallavolista Ivan Zaytsev che ha sancito il record mondiale per la palla battuta più veloce del mondo, raggiungendo 134 km/h.
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Negli ultimi anni Xiaomi si è sviluppata rapidamente nel mercato dell’Europa occidentale. Quando è entrata per la prima volta nel mercato spagnolo, i colleghi responsabili degli affari internazionali sono rimasti sorpresi di scoprire che il colosso era già molto popolare tra i consumatori. Gli ultimi dati di Canalys mostrano che la quota di mercato degli smartphone di Xiaomi in Europa è rimasta saldamente saldamente tra i primi tre posti e la quota di mercato degli smartphone del mercato spagnolo è stata la prima per tre trimestri consecutivi.
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Il paese in più rapida crescita per il mercato estero del brand è il Perù. Nel terzo trimestre del 2020, le spedizioni di smartphone sono aumentate del 4024% su base annua. All’inizio i peruviani hanno avuto difficoltà a capire la pronuncia del termine “Xiaomi” e molte persone lo pronunciavano male inizialmente. Secondo quanto rivelato, una particolarità simpatica dei Mi Store peruviani è questa: gli addetti alle vendite correggono sempre gli utenti che non sanno pronunciare il nome del brand.
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Gli smartphones della serie Mi MIX sono stati inclusi nelle collezioni permanenti di tre musei di fama mondiale. Marie-Angie Blayer, capo curatore del design e dell’industria al Centre Pompidou, ha dichiarato: “Mi MIX e Mi MIX 2 sono la perfetta fusione di tecnologia e arte, e sono capolavori eccezionali di design e artigianato che guidano l’era intelligente”.
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Il reparto fotocamere di Xiaomi ha un team di quasi 1.000 persone. Ha stabilito centri di ricerca e sviluppo in 9 località, tra cui Pechino, Tokyo, Parigi e San Diego. Ha invitato più di 40 leader mondiali del settore a unirsi per creare le migliori prestazioni di immagine al mondo. Allo stato attuale, Xiaomi ha più di 10.000 ingegneri. Una curiosità: ciò che i programmatori amano indossare non è una camicia a quadri o un completo elegante, ma una maglietta con la mascotte Mitu. Il prossimo anno, ci sarà un reclutamento di più di 5.000 ingegneri.
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Il reclutamento di Xiaomi è eclettico e il background professionale delle persone Xiaomi è più disparato di quanto uno possa immaginare. Non bisogna pensare che siano tutti nerd e smanettoni. Alcuni si stanno specializzando in scienza del tè e sericoltura, alcuni stanno studiando genetica, criminologia e crittografia, e alcuni sono laureati in scienze atmosferiche, propulsione aerospaziale e ingegneria della produzione di aeromobili. Un dipendente di Xiaomi che è impegnato in affari internazionali può parlare 7 lingue: cinese, inglese, francese, spagnolo, russo, danese e persiano. Tuttavia, tutti hanno una cosa in comune: sono venuti a Xiaomi per la loro abilità.
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Il brand ha anche attirato diverse mascotte (umane, non come Mitu) dalla sua parte come il cantante Zhang Zhenrong. L’azienda utilizza queste figure per pubblicizzare i propri prodotti ma promuove anche la loro cultura. Questo cantante ad esempio è arrivato tra le prime posizioni in diversi spettacoli e audizioni musicali pubblicizzati dall’azienda stessa.
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Non tutti sanno che su Weibo, tanti dei profili che ci portano le notizie più esclusive non sono solo di esponenti della società. Infatti, alcuni di essi sono anche social media influencer (come la Ferragni, ma con gli occhi a mandorla). Tra questi ad esempio Shen Deqiang conta 12 milioni di followers.
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Avrete sicuramente letto di Wangcai, la mascotte canina del brand. Bene, sappiate che Xiaomi è anche un’azienda animalista e per questo ha adottato numerosi animali di diverse razze e tipi come mascotte. Abbiamo ad esempio Xiaowanzi il gatto, e un simpatico pappagallo colorato che sta sempre insieme al suo padrone durante il lavoro in ufficio.
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Ci sono 41 lavoratori disabili dietro Xiao Ai, l’assistente digitale cinese. Loro sono impegnati nell’annotazione semantica e vocale. Stanno insegnando a Xiao Ai a diventare più intelligente e più integrata. In futuro, secondo quanto rivelato, verranno aperte più posizioni per i disabili.
Xiaoai Semantic Annotation Trainer Li Na
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Il Mi Technology Park di Pechino costa 5,2 miliardi di yuan ed è un parco di 340.000 metri quadrati con un “cervello intelligente“. Il parco dispone di vari sistemi smart: gli speaker di Xiaomi possono controllare l’illuminazione del parco. Oltre a questo anche la temperatura e l’umidità dell’aria sono tutte controllate in modo intelligente.
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La palestra del Mi Technology Park di Pechino è dotato di una palestra da 1600 metri quadrati. Il brand promuove l’attività fisica dalle 19.00 alle 21.00 di sera e le lezioni preferite dei dipendenti sono crossfit, boxe e danza
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Dall’istituzione della mensa del Mi Technology Park Xiaomi ha rigorosamente classificato i rifiuti di cucina, utilizzando il metodo di fermentazione microbica per trasformarli in fertilizzante organico. Questo standard di classificazione e trattamento di rifiuti è superiore allo standard nazionale. La capacità di elaborazione giornaliera dei macchinari è di 8-9 tonnellate.
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Il cibo più diffuso nella “canteen” dell’azienda è la zuppa. La più amata è quella di pollo.
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Ci sono due Starbucks nello Xiaomi Technology Park di Pechino. I prodotti preferiti degli utenti (anche loro possono accedervi) in inverno sono Toffee Hazelnut Latte e Lava Black Mocha. Gli articoli più apprezzati in estate sono il Mocha Coco Frappuccino e il Peach Oolong Tea. I dirigenti d’azienda sono molto affezionati a Starbucks e Lei Jun beve tre tazze di latte scremato al giorno. Inoltre, Lu Weibing un giorno ha ordinato 300 tazze di latte per tutti i dipendenti di un particolare settore d’azienda, segnando il record di incassi in una sola transazione.
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Xiaomi possiede 20 club sportivi tra cui i più importanti sono quello di ping pong, fotografia, Texas Hold’em, calligrafia e maratona. Il gruppo di corsa è quello più famoso: la sua mascotte è…Lei Jun! Lui tra l’altro è tra gli iscritti più attivi con all’attivo 300 km di corsa mensili.
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Segreto bonus: una leggenda metropolitana narra che tutti i lavoratori guadagnano una montagna di soldi. Ma sarà davvero così?
