Ormai con uno smartphone si può fare di tutto, dalla navigazione in Internet a foto dalla resa professionale ma anche passare del tempo libero con giochi una volta confinati alle consolle più costose ed ora invece disponibili in mobilità senza perdere qualità grafica. Ciò è possibile grazie al servizio di gioco di streaming online di Google chiamato Stadia, fino a poche ore fa esclusiva dei device Pixel.
Big G però ora ha sbloccato questa opportunitò anche ad altri smartphone, rendendo quindi disponibile il servizio di gioco a pagamento. La cattiva notizia per i fans di Xiaomi è che questo servizio non avrà alcun supporto per gli smartphone della compagnia cinese, nonostante la presenza di hardware prestante. Ancora più beffa è che nemmeno i gaming phone di BlackShark godranno del supporto a Google Stadia.
Xiaomi rimane fuori dal supporto di Google Stadia per smartphone
Purtroppo non sono chiari i motivi di questo “ban” da parte di Google verso il suo servizio Stadia nei confronti di Xiaomi e relativi brand affiliati, come Redmi, Pocophone e BlackShark, preferendo e sponsorizzando il supporto soltanto verso tre brand, quali Samsung, ASUS e Razer. L’elenco completo di nuovi telefoni compatibili con Google Stadia include:
- Samsung Galaxy S8
- Samsung Galaxy S8 +
- Samsung Galaxy S8 Active
- Samsung Galaxy Note 8
- Samsung Galaxy S9
- Samsung Galaxy S9 +
- Samsung Galaxy Note 9
- Samsung Galaxy S10
- Samsung Galaxy S10E
- Samsung Galaxy S10 +
- Samsung Galaxy Note 10
- Samsung Galaxy Note 10 +
- Samsung Galaxy S20
- Samsung Galaxy S20 +
- Samsung Galaxy S20 Ultra
- Razer Phone
- Razer Phone 2
- ASUS ROG Phone
- ASUS ROG Phone II
Il supporto per questi dispositivi inizierà alla fine di questa settimana e per il momento Google non ha aggiunto il supporto per gli smartphone Xiaomi: questo è un vero colpo per gli utenti amanti del brand cinese. Speriamo che Google pensi alla quota di mercato che sta perdendo perché non ha aggiunto alcuno smartphone Xiaomi. Ma forse la spiegazione a ciò, a detta di voci di corridoio è che a quanto pare sia Samsung che Razer e Asus avrebbero pagato Google per ottenere il supporto prioritario sulla piattaforma Stadia. Qualcosa che ci sembra ingiusto come utenti e che dimostra che il denaro è sempre al di sopra del reale e razionale.