La quarta azienda di telefonia al mondo, la più grande piattaforma IoT esistente e tra le 500 aziende più promettenti al mondo non pensa solamente a guadagnare ma anche a mantenere più pulito il mondo. I ricavi di Xiaomi sono enormi, tanti zeri che significano tanta ricerca e sviluppo. Per quanto possibile però il brand cerca di tenere sotto controllo i consumi eccessivi di plastica, materiale che notoriamente costa molto da smaltire. Come? Utilizzando il 60% in meno di questo materiale nei box vendita dei suoi smartphones. Lo comunica attraverso un tweet del suo canale ufficiale.
Tutto l’essenziale, solo con meno rifiuti di plastica. A partire dall’Europa Xiaomi si impegna a ridurre gli imballaggi in plastica di circa il 60%
Con delle immagini che mostrano Xiaomi Mi 10T Lite su uno sfondo bianco, Xiaomi ci rende partecipi della sua missione per salvaguardare l’ambiente. Da parte sua, all’interno dei box vendita dei suoi smartphones (ma non solo), il colosso cinese si impegnerà ad utilizzare circa il 60% in meno di plastica. Questo tweet però suona strano poiché arriva subito dopo lo “scandalo” del caricabatterie assente nel box vendita di iPhone 12.
We unboxed the #Mi10TLite – Atlantic Blue variant 😎 You’ll get all the essentials, just with less plastic waste. Starting in Europe, we’ve committed to reducing plastic packaging by about 60%. 🌏 pic.twitter.com/ai1yq3YR92
— Xiaomi (@Xiaomi) October 20, 2020
Ora, personalmente non credo che questo tweet sia stato fatto apposta per criticare la scelta di Apple. Tra l’altro, per par condicio, è doveroso ricordare che la scelta della Mela Morsicata di eliminare il caricabatterie dalla scatola di iPhone 12 è data dalla stessa sana motivazione di Xiaomi: utilizzare meno plastica e inquinare meno. Un piccolo passo certo, forse insignificante, ma già è qualcosa. Non scendiamo in polemica ma forse sarebbe da limare l’inquinamento causato delle fabbriche che costruiscono smartphones piuttosto che utilizzare meno plastica in uno box di cartone. Di per sé ne ha davvero poca tra l’altro.
Via | Gizchina.it
