Nonostante Xiaomi sia, come ben sappiamo, una compagnia cinese, l’ultimo dispositivo del sub-brand Redmi è in realtà stato presentato in anteprima in India, mentre sul territorio cinese verrà annunciato il 18 marzo; stiamo ovviamente parlando del Redmi Note 7 Pro.
Uno dei punti di forza di questo mid-ranger sarà indubbiamente il processore che monta, ovvero il Qualcomm Snapdragon 675 con otto core, 64-bit e creato con un processo di produzione a 11nm. Nel particolare, la CPU equipaggia due core Kryo 460 basati su Cortex A76 ad una frequenza di 2GHz e altri sei core Kryo 460 basati su Cortex A55 alla frequenza di 1.7GHz. Il processore è poi coadiuvato da una GPU Adreno 612 con supporto per Open GL ES 3.2, Open CL 2.0, Vulkan graphics e fino a 6GB di RAM (anche se i test che vedremo a seguire sono stati ottenuti con 4GB di memoria).
Alla presentazione del Redmi Note 7 Pro, Xiaomi aveva affermato che il nuovo processore è il 55% più performante rispetto allo Snapdragon 636 che alimentava lo Xiaomi Redmi Note 5 Pro e Redmi Note 6 Pro. Questo grazie ai core Kryo 460 basati sui nuovi Cortex A76 più grandi e più veloci rispetto ai Kryo 360 che invece troviamo su una CPU di fascia più alta, ovvero lo Snapdragon 710, quindi in teoria potremmo vedere anche risultati migliore. E’ davvero così? Lo scopriamo subito grazie ai test effettuati da FoneArena.
Cominciamo con il benchmark per antonomasia: AnTuTu.
Come possiamo vedere nell’immagine sopra, il Redmi Note 7 Pro va oltre i 180000 punti. Uno numero davvero impressionante se consideriamo la fascia nel quale si pone e che il più caro Xiaomi Mi 9 SE con Snapdragon 712 raggiunge un punteggio molto simile.
Per quanto riguarda Geekbench 4 invece, abbiamo un punteggio single-core di 2377, in linea con il Vivo V15 Pro equipaggiato con lo stesso chipset e molto meglio rispetto agli altri dispositivi con Snapdragon 660. Mentre in modalità multi-core il Note 7 Pro raggiunge i 6592 punti.
Passando a benchmark più intensivi dal punto di vista grafico abbiamo il 3DMark Ice Storm Unlimited GPU benchmark nel quale lo smartphone ottiene 24826 punti.
Abbiamo poi GFXBench 2.7 T-Rex OnScreen benchmark nel quale riesce a raggiungere i 2207 frames o 39 fps e GFXBench 3.0 Manhattan OnScreen con 1220 frames o 20 fps.
Infine, abbiamo i due benchmark Basemark OS II e Basemark X 1.1. Nel primo il Redmi Note 7 Pro batte tutti con ben 3094 punti, mentre nel secondo arriva secondo, dopo il Vivo V15 Pro con 37693 punti in totale.
Analizzando i risultati capiamo che il nuovo Snapdragon 675 è un processore molto performante e fa meglio rispetto allo Snapdragon 660 nella maggior parte dei test. Dove sembra deludere è invece dal lato GPU, ottenendo per diverse volte punteggi più bassi rispetto al predecessore. Dobbiamo comunque ricordarvi che questi sono benchmark sintetici e non prove di utilizzo reale, quindi rimanete in attesa delle nostre prime impressioni col Redmi Note 7 dispositivo quando finalmente riceveremo il dispositivo.