Vi avevamo parlato qualche tempo fa della sfida che Lei Jun aveva in programma per il 2017: sfatare il tabù degli 80 milioni di smartphone venduti. Sì tabù. Tabù perché l’anno scorso Xiaomi subì un drastico taglio alle vendite. Ma quest’anno allora a che punto sono? Analizziamo assieme la situazione.
L’azienda dagli occhi a mandorla aveva preannunciato di voler superare i 100 miliardi di yuan di fatturato nell’anno in corso. Ci sarà riuscita o ci riuscirà?
L’ultima analisi di mercato parla chiaro! Xiaomi ha toccato quota 70 milioni di smartphone venduti a fine settembre e si è posta l’obiettivo di incrementare questa quota con un’altra decina di milioni di esemplari entro la fine del 2017.
Secondo le stime, alla fine dell’anno, Xiaomi potrebbe chiudere con un fatturato di 109,75 miliardi di yuan (circa 14 miliardi di euro), in aumento di 60 miliardi di yuan circa rispetto al 2014! In quell’anno infatti la compagnia di Lei Jun fu valutata, sulla base del Price Earning Ratio, circa 45 miliardi (al cambio 5,75 miliardi di euro).
Questo quadro estremamente positivo comporta numerose indiscrezioni. Una su tutte prevederebbe la possibilità che Xiaomi possa quotarsi in borsa per ottenere, attraverso investimenti di nuovi stakeholders, la spinta giusta per espandersi verso nuove frontiere.
Se pensiamo che l’anno scorso Xiaomi subì un drastico calo nelle vendite di smartphone in territorio cinese (soli 41,5 milioni di esemplari venduti), le intenzioni di un salto qualitativo e quantitativo da parte di Lei Jun ci sono. Ma basterà effettivamente un solo anno segnato da numeri stratosferici ad individuare la chiave di volta per Xiaomi?
Sicuramente almeno per quest’anno non ci sono rivali che possano scalzare la compagnia cinese dalla TOP5, ma puntare alla TOP3 è ancora molto molto complicato – a mio avviso -, in quanto Lei Jun dovrà ottenere la fiducia degli investitori quanto meno nel breve periodo.
Sfida accettata sì, ma il risultato non è scontato.
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