

Xiaomi sembra voglia cambiare la zona di produzione dei propri dispositivi. In precedenza abbiamo trattato la vicenda analizzando i motivi per cui la produzione si fosse spostata in Turchia. Ci sono però delle novità. A quanto pare, secondo quanto rivelato da fonti certe la produzione degli smartphone Xiaomi potrebbe spostarsi in Pakistan. Il tutto a partire dal prossimo anno chiaramente e grazie alla collaborazione tra la società cinese di Lei Jun e un suo partner locale storico. Questo partner è, tra l’altro, una sussidiaria di un’altra azienda. Ma non complichiamo la situazione e srotoliamo la matassa.
Xiaomi avrebbe deciso di decentrare la produzione (o meglio l’assemblamento) dei propri smartphone (anche Redmi e POCO) in Pakistan. Ecco le informazioni che abbiamo circa questo cambiamento
Le informazioni in nostro possesso parlano di un cambiamento di rotta nella produzione di smartphone per Xiaomi. Il Pakistan dovrebbe essere la zona interessata. Il brand sta espandendo la geografia della sua produzione di dispositivi mobili e nel gennaio 2022 inizieranno ad essere assemblati in Pakistan. Si legge in una nota depositata lunedì alla Borsa di Pakistan:
Xiaomi, il gigante globale dell’elettronica di consumo e degli smartphone, si è unito a Select Technologies (Pvt) Limited, una consociata interamente controllata da Air Link Communication Limited, come partner di produzione per i telefoni cellulari in Pakistan

L’obiettivo principale di questa consociata interamente controllata da Air Link Communication Limited sarebbe quello di intraprendere la produzione aggiuntiva di dispositivi mobili di determinati marchi selezionati. Ciò significa (ma ancora non ne abbiamo conferma) che l’azienda produrrà (o meglio assemblerà) smartphone non solo per Xiaomi ma anche per altri marchi.
Inizialmente si punterà alla produzione e assemblamento di circa 2.5 o 3 milioni di smartphone all’anno contribuendo alle entrate con circa 450 milioni di dollari all’anno. Xiaomi continua ad espandere le sue operazioni al di fuori della Cina poiché sente il vuoto lasciato da Huawei. I numeri parlano da soli e i dati provenienti da diverse fonti indicano che Xiaomi è attualmente il marchio di smartphone più venduto al mondo, surclassando sia Apple che Samsung.
Ma detto questo, che cosa significa? Qualcuno potrebbe ipotizzare che il decentramento e quindi l’avvicinamento all’Europa sia positivo. Almeno per quanto riguarda i prezzi. In realtà non è proprio così perché ricordiamo che per tutto il 2022 (secondo le previsioni) dovremo combattere con la crisi dei chip. Sarà questo a non far abbassare i prezzi degli smartphone, compensando la vicinanza all’Europa che dovrebbe invece aiutare a diminuirli.
Via | Gizmochina