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POCO M5 Recensione, specifiche e test

Xiaomi POCO M5 è il nuovo low-cost per chi come me ha sempre le tasche vuote, nel senso che a stento si riesce ad arrivare a fine mese, ma lo smartphone è uno strumento ormai irrinunciabile per non restare tagliato fuori dalla società moderna. Fortunatamente aziende come POCO ancora producono dispositivi concreti che non vogliono stupire il pubblico ma che puntano al rapporto qualità/prezzo nella massima espressione. Eccomi allora pronto a parlarvi dello Xiaomi POCO M5, smartphone economico che oggi scopriamo all’interno di questa recensione.

Unboxing Xiaomi POCO M5

Uno degli aspetti spesso trascurati di una recensione è l’esperienza di unboxing, che nel caso di Xiaomi POCO M5 appare piuttosto soddisfacente. Infatti l’azienda fornisce nella confezione oltre allo smartphone:

  • spillo per la rimozione SIM
  • manualistica e garanzia
  • cavo ricarica e trasferimento dati USB/USB-C
  • caricatore con output max a 22.5W
  • cover di protezione in silicone trasparente
  • pellicola di protezione schermo pre-applicata

Insomma non dovremmo sborsare ulteriori euro per cominciare ad utilizzare il nostro smartphone.

Xiaomi POCO M5 – Design e Materiali

Xiaomi POCO M5 è uno smartphone economico ma il primo contatto restituisce la sensazione di avere a che fare con un device premium, complice l’ottima costruzione ed astuzia nella lavorazione dei materiali impiegati. Infatti, nonostante la backcover in policarbonato, la texture che ricorda la pelle offre un look elegante oltre ed aumenta il grip con lo smartphone ma soprattutto non cattura impronte e sporco in generale. Bello poi il contrasto in plastica lucida con il bump camera, in stile Pixel, dove all’interno troviamo 3 ottiche ed un flash LED.

Design piuttosto pulito, in quanto il sensore per impronte digitali è stato inserito all’interno del pulsante di accensione posizionato sul frame laterale destro, accompagnato dal bilanciere del volume. Il frame è anch’esso realizzato in plastica, ma ospita buona parte della connettività del telefono, infatti sul profilo superiore troviamo il trasmettitore IR e l’irrinunciabile jack da 3,5 mm per auricolari cablati, mentre specularmente abbiamo il singolo speaker, ingresso USB per ricarica con supporto OTG, microfono principale mentre sul frame sinistro trova sede il vassoio SIM in grado di ospitare 2 SIM in formato nano con connettività Dual 4G ed una micro SD per espandere la memoria interna.

Apparentemente sembra essere assente il secondo microfono per la riduzione dei fruscii in chiamata, ma personalmente la qualità audio delle chiamate mi ha sempre soddisfatto e soprattutto, POCO ha introdotto finalmente il sensore di prossimità di tipo fisico e quindi nessun problema nel portare il device all’orecchio con conseguente tocco involontario del display con la guancia.

Xiaomi POCO M5 notch

Parliamo di uno smartphone con dimensioni di 163,99 x 76,09 x 8,9 mm ed un peso di 201 grammi, il che lo rendono non proprio adatto all’utilizzo ad una singola mano, ma all’occorrenza ci si riesce e comunque il peso è ben distribuito, non stancando mai la mano dopo vario tempo di utilizzo.

Tornando un momento sul sensore biometrico inserito nel tasto di accensione, devo ammettere che questo è risultato piuttosto affidabile seppur non proprio velocissimo nel riconoscimento e sblocco, ma comunque più sicuro dell’Unlock Face che su POCO M5 fa fatica in condizioni di scarsa illuminazione. Ho definito irrinunciabile o meglio dire indispensabile, il jack da 3,5 mm per auricolari a cavo, in quanto lo speaker non regala ascolti musicali particolarmente entusiasmanti, considerando dei bassi piuttosto “flosci” ed un volume che al massimo livello tende a distorcere un pochino il suono. Infine segnalo che Xiaomi POCO M5 è disponibile in 3 diverse colorazioni: nero, giallo e verde.

Display 90 Hz

Il display di POCO M5 per alcuni aspetti impressiona per altri meno. Infatti il pannello utilizzato offre un refresh rate a 90 Hz ma la tecnologia IPS di cui è dotato pone alcuni limiti, ad esempio sugli angoli di visuale con neri non proprio profondi, mentre il refresh rate al di sopra della media, restituisce contenuti fluidi. Parliamo di uno schermo da 6,58 pollici con risoluzione Full HD+ (2408 x 1080 pixel) in formato 20:9 e 401 ppi oltre che frequenza di campionamento al tocco di 240 Hz.

A convincere meno è la luminosità di picco che raggiunge solo i 500 nits, non ottimale per visione di contenuti sotto luce diretta del sole, ma per fortuna il vetro a protezione è di tipo Corning Gorilla Glass. A riportarci sulla dimensione di dispositivo economico, sono le cornici non propriamente ottimizzate con un mento molto pronunciato ed un design vecchia scuola, in cui troviamo una camera selfie inserita in un notch a goccia. Nel complesso i colori a video risultano piuttosto naturali, saturi al punto giusto e quindi l’esperienza multimediale è promossa, anche in considerazione della presenza dei DRM Widevine L1 che permettono la visione di contenuti in HD su tutte le piattaforme di streaming, compreso Amazon Prime Video. Assente però il supporto HDR e Dolby Atmos. Infine va segnalato che l’azienda dichiara la presenza della funzione Dynamic Switch, la quale dovrebbe regolare la frequenza d’aggiornamento da 30 a 90 Hz in maniera automatica, ma a livello software questa ancora non è presente.

Hardware, prestazioni e software

POCO M5 è uno dei primi smartphone ad adottare la nuova CPU MediaTek Helio G99, un SoC octa-core (2×2.2 GHz Cortex-A76 & 6×2.0 GHz Cortex-A55) con processo produttivo a 6 nm a cui si accompagna la GPU ARM MALI G57 MC2 mentre le memorie sono affidate a tagli di 4/6 GB di tipo LPDDR4X e storage da 64/128 GB di tipo UFS 2.2, che per quanto non siano l’ultima tecnologia presente sul mercato, sono una rarità in questa fascia di prezzo. Peraltro la memoria interna è espandibile per mezzo di scheda micro SD con supporto fino a 1 TB senza rinunciare alla funzionalità del Dual SIM, che su POCO M5 è solo di tipo 4G ma con buona ricezione e velocità di navigazione.

Xiaomi POCO M5 info HW

Quanto appena detto ci riporta nella dimensione entry level dello smartphone, di cui personalmente non ho fatto alcun benchmark software, perchè credo il vero parametro di giudizio stia nell’utilizzo quotidiano. Beh, POCO M5 non è un device da stressare soprattutto col gaming, considerando che l’hardware impiegato è decisamente votato al risparmio energetico. Anche nei giochi più semplici, ho ravvisato a volte dei frame scattosi per quanto le temperature siano sempre risultate adeguate.

Il meglio di sé, lo smartphone lo da nell’utilizzo quotidiano, compiendo sempre i compiti richiesti a patto di armarvi di pazienza. Ci vorrà quel tempo in più per caricare le applicazioni, anche nell’eseguire il passaggio dall’una o l’altra app. Sono consapevole che parliamo di uno smartphone sotto i 200 euro, ma da POCO mi sarei aspettato di più ed invece l’M5 soffre anche nel semplice multitasking.

Per il resto il comparto connettività è buono, fregiandosi della presenza di un modulo WiFi a 5 Ghz, Bluetooth 5.3, Radio FM, GPS completo con aggancio dei satelliti Galileo, il già citato trasmettitore IR, Jack da 3,5 mm ma anche NFC. Il software è aggiornato ad Android 12 con patch di agosto 22 personalizzato dalla MIUI 13 per POCO, ovvero una MIUI 13 con launcher. Non ho notato particolarità software e/o ottimizzazioni dedicate così come nessun bug particolare ma va segnalata l’enorme valanga di applicazioni preinstallate di cui molti potrebbero fare a meno così come l’invadente pubblicità presente nelle app proprietarie di sistema.

Xiaomi POCO M5 – Autonomia

Senza dubbio uno degli aspetti su cui Xiaomi POCO M5 non ha rivali è la batteria, non tanto per i 5000 mAh di capacità, ma per l’autonomia che restituisce permettendovi di arrivare sempre a sera con un buon 40% di carica residua con utilizzo piuttosto intenso, il che si traduce nella possibilità di avere anche 2 giorni e mezzo pieni di uso. Considerate che in standby il consumo è di circa un 2% per un’intera notte. Purtroppo la ricarica rapida si spinge solo a 18W, al netto di un caricatore in confezione che ne sprigiona fino a 22.5W, ma non lo reputo un problema in virtù della grande autonomia offerta, che vi porterà a caricare il dispositivo soprattutto mentre dormirete.

Xiaomi POCO M5 – Fotocamera

Ve lo spoilero immediatamente: il comparto fotografico dello Xiaomi POCO M5 è l’aspetto che più mi ha deluso di questo smartphone. Innanzitutto i video possono essere catturati solo a 1080p 30fps, sia su camera posteriore che frontale e manca qualsiasi forma di stabilizzazione e se c’è questa non è per nulla efficace. In pratica vi troverete con video totalmente mossi e sgranati nel caso utilizziate il zoom digitale.

Tralasciato questo aspetto, parliamo di un sensore principale da ben 50 MP con apertura f/1.8 e dotato di messa a fuoco PDAF a cui si affiancano 2 lenti con sensori “inutili” pari a 2 MP ciascuno, f/2.4 con funzioni di fotografia macro e raccolta dati per effetto bokeh, mentre la camera selfie è affidata ad un sensore da 5 MP f/2.2. Avrei preferito la presenza di un sensore ultrawide seppur devo ammettere che le foto macro non vengono male e ci si può divertire un pò, dando spazio alla fantasia.

A parte ciò, POCO M5 restituisce scatti accettabili con luce piena ma con il primo calare dell’illuminazione la definizione delle immagini viene decisamente meno, nonostante la presenza della modalità Notte. Di sicuro non affiderei i miei ricordi più belli a questo smartphone, soprattutto nelle ore serali. A stupire invece è la camera selfie, che di giorno ci regala ottimi scatti soprattutto in modalità ritratto, così come l’HDR sembra lavorare bene. Insomma Xiaomi POCO M5 non è un camera phone e non ha la pretesa di volerlo sembrare.

Conclusioni ed offerta

Probabilmente questa recensione sembrerebbe bocciare il prodotto, ma in realtà Xiaomi POCO M5 rimane uno smartphone molto valido, ma non per tutti. Se cercate affidabilità in un device da affiancare a quello primario, oppure se volete regalarlo ad un ragazzo oppure una persona poco votata alla tecnologia, lo smartphone del brand può risultare uno dei migliori nella fascia entry level del mercato, contando su specifiche che difficilmente troviamo al prezzo di vendita cui viene proposto, come un display a 90 Hz oppure memorie in genere destinate ai medi gamma, ma soprattutto una batteria dall’autonomia quasi infinita.

Il prezzo attuale infatti vi permette con circa 189 euro, di portarvi a casa la versione 4/128 GB disponibile sia su AMAZON che su MI.COM. Certo le prestazioni non sono fulminee e quindi se siete poco pazienti, il consiglio è quello di puntare su smartphone di generazioni passate, come il POCO M4 Pro 5G.

7.7 Punteggio totale
POCO M5

POCO M5 è uno smartphone economico non votate alle prestazioni pure. Con un pò di pazienza si fa di tutto ed il prezzo potrebbe invogliare nell'acquisto, anche se con la stessa cifra si può puntare a device della scorsa generazione che regalano emozioni più forti, ma se cercate un "muletto" affidabile allora avete fatto bingo.

CONFEZIONE
7.8
DESIGN E MATERIALI
7.9
DISPLAY
7.6
HARDWARE
8.2
AUDIO
6.5
RICEZIONE
8
SOFTWARE
8.3
FOTOCAMERA
6.1
BATTERIA
9
ERGONOMIA
7.1
ESPERIENZA UTENTE
7.7
PREZZO
8.4
PROS
  • DUAL SIM + ESPANSIONE MEMORIA
  • DISPLAY 90 HZ
  • RAM E STORAGE DA MEDIO GAMMA
  • DURATA BATTERIA
CONS
  • DISPLAY POCO LUMINOSO
  • PRESTAZIONI POCO FLUIDE
  • FOTOCAMERA MOLTO SCARSA
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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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