Nella giornata di oggi il brand di Lei Jun ha presentato la sua ultima punta di diamante: Xiaomi Mi 11, lo smartphone più completo in assoluto al momento in cui scriviamo. Si tratta di un flagship con tutti i crismi, sia per quanto riguarda il lato hardware che quello software. Infatti, se da una parte troviamo l’ultimo chipset uscito di casa Qualcomm, ovvero lo Snapdragon 888, dall’altra abbiamo la MIUI 12.5, ovvero una nuova interfaccia (possiamo dirlo senza vergogna) che rivoluziona un po’ gli schemi a cui siamo abituati. Ma tutto qui? No, c’è una sorpresa.
Xiaomi Mi 11 ha un sensore di impronte digitali che fotografa letteralmente il polpastrello rivelando la frequenza cardiaca. Rivoluzione geniale o solo pubblicità?
In un momento storico come questo dove il controllo di alcuni parametri della salute è veramente vitale, il colosso cinese ha pensato bene di offrire agli utenti (ad un prezzo davvero competitivo) uno smartphone che potesse aiutare a monitorare la salute. Certo, non è questo l’obbiettivo ma comunque è un’opzione in più che ci regala. Come sappiamo è lo scanner di impronte digitali è fornito dal cinese Goodix che ha fornito Xiaomi per lungo tempo. Bene, secondo quanto rivelato, lo scanner funge anche da cardiofrequenzimetro.
Un rapido aggiornamento sul sensore di impronte digitali ultrasottile IN-DISPLAY™ abilita la funzione di monitoraggio della frequenza cardiaca su Xiaomi Mi 11 per la prima volta. Si sarà in grado di leggere la frequenza cardiaca con la stessa precisione con cui leggevamo lo stesso parametro sulla Mi Band. Lo scanner di impronte digitali sotto il display ottico scatta letteralmente una foto del nostro dito. La misurazione della frequenza cardiaca utilizza una tecnica nota come fotopletismografia (PPG). Una cosa del genere però non è la prima volta che la sentiamo, già a settembre scorso su Mi Health è approdata una feature che permette di monitorare lo stesso parametro tramite la fotocamera dello smartphone.
Ma ora sorge spontanea una domanda: servirà davvero una feature del genere? La nostra risposta (la mia) è: sì. Al prezzo a cui è offerto questo dispositivo, circa 600 € al cambio attuale, non possiamo affatto lamentarci. Se il costo fosse stato aumentato per via dell’integrazione di questa funzionalità la storia sarebbe stata diversa.
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A me basterebbe che funzionasse come sensore di impronta digitale. È una vergogna. Non la riconosce quasi mai 😤