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Xiaomi conclude il suo primo Hackathon: un successo clamoroso!

Quando si parla di Xiaomi si pensa in primis ai prodotti. Sì, diciamo che l’azienda cinese è famosa per smartphone e per tutto quello che riguarda la tecnologia. Ma non è solo così. Se pensiamo alla enorme piattaforma di crowdfunding YouPin dove giornalmente troviamo prodotti più disparati, anche non tecnologici, ci facciamo un’idea di cosa può fare. E dove si arriva senza ricerca e sviluppo? Insomma, tante parole per dire che dietro all’azienda tra le più grandi al mondo c’è ricerca e dietro la ricerca ci sono sviluppatori. E l’obbiettivo di Hackathon è proprio quello di trovare i migliori sul campo.

Una fucina di cervelli: così potremmo definire Hackathon, il primo esperimento di Xiaomi per coinvolgere un gran numero di ingegneri e premiarli per i loro progetti

Oggi, per la prima volta, si è tenuto quello che viene chiamato “2020 Xiaomi Group’s First Group Hackathon“, un evento molto particolare che ha coinvolto non soltanto le più alte sfere dell’azienda ma anche i più piccoli ingegneri e sviluppatori di Xiaomi. Sì, perché in questo evento hanno partecipato tutti gli ingegneri che già lavorano per il brand. Questi provengono da più dipartimenti come quello di Pechino, Wuhan, Nanchino e così via. L’obbiettivo dell’evento? Creare un team e sviluppare un’idea in 48 ore. Quali saranno stati i progetti più premiati?

Le idee e i progetti vincenti

In quello che può essere definito un concorso per l’innovazione, sono stati dati 1 primo premio, 2 secondi premi, 3 terzi premi e 10 premi “di consolazione”. Vale la pena notare che in 48 ore i diversi team hanno prodotto ben 13 brevetti che, potenzialmente, l’azienda cinese potrebbe utilizzare e sviluppare in futuro.

xiaomi hackathon

Il team di ingegneri che ha vinto il primo premio (ben 100.000 yuan, circa 13.000 €) ha creato un  generatore di sottotitoli personalizzato per le persone con disabilità linguistiche. Attraverso la tecnologia di adattamento vocale il gruppo proveniente da un settore specifico di Xiaomi, è riuscito a risolvere il problema per cui un utente con disabilità nel parlare non riesce ad utilizzare i comandi vocali. Non è la prima volta che vediamo il brand concentrarsi sul settore degli utenti disabili…e questo non può che riempire d’orgoglio.

xiaomi hackathon

Il team che invece ha vinto uno dei secondi premi ha creato quello che è stato chiamato progetto “Jump if you’re upset“. In poche parole utilizzando il proprio smartphone si possono fare attività sportive e attraverso un motore di gioco sensoriale cross-screen è possibile vedere i progressi in tempo reale tramite un avatar sul proprio televisore. Una sorta di Nintendo Wii per capirci.

xiaomi hackathon

Il terzo premio è andato al progetto “Shared Smart Balanced Scooter” che ha permesso ad uno scooter di muoversi attraverso comandi da remoto. L’utente non è mai salito sul monopattino/scooter, il quale si è mosso esclusivamente tramite smartphone. A detta del team che ha sviluppato questo progetto, la modalità da loro proposta permetterebbe di risolvere i problemi legati alla guida quando siamo stanchi. Ovviamente nei brevi tragitti.

Xiaomi tiene moltissimo a questo genere di iniziative. Non a caso uno dei tre punti della strategia globale è “fai un prodotto interessante”.

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Via | Anzhuo

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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