Nei mesi finali del 2016 e in questi primi due mesi del 2017, abbiamo assistito alla presentazione di tanti – forse troppi – nuovi modelli di smartphone da parte di Xiaomi.
Ebbene, nonostante la marea di device presentati, sembrerebbe che il trend di crescita dell’azienda cinese sia stato sotto le attese: sia OPPO che Vivo hanno infatti superato Xiaomi nella classifica delle vendite di smartphone cinesi, sbalzandola dal secondo posto e facendola retrocedere in quarta posizione.
L’analisi delle vendite di smartphone in Cina da parte di Canalys: non sembrerebbero esserci dubbi.
Occorrerà quindi un rilancio da parte di Xiaomi, considerando anche il fatto che il parco degli smartphone non è così risicato come una notizia del genere potrebbe far pensare. Anzi, tutt’altro!
Chi non ha sospettato che le mosse strategiche, a cavallo con l’abbandono di Hugo Barra, siano state dettate dalla fretta e che soprattutto siano state ingiustificate?
Su, ammettiamolo: la presentazione di Mi5S e di Mi5S Plus a distanza di poche settimane dalla già prevista conferenza di presentazione del Mi MIX e dell’attesissimo Mi Note 2 si è rivelata una scelta assolutamente assurda!
Fatto sta che Lei Jun, CEO di Xiaomi, sembrerebbe aver già pronta la soluzione per quanto questa non possa essere un rimedio a breve termine.
Si parla infatti di una serie di contratti che Xiaomi starebbe firmando con produttori cinesi di componenti hardware, tra i quali spicca Truly Opto-electronics, un produttore di display che potrebbe presto diventare un’arma cruciale nel parco smartphone Xiaomi.
Beh, si questo ragionamento sta in piedi soprattutto nell’ottica del lancio del nuovo e finora unico processore di proprietà dell’azienda che avverrà il 28 febbraio, durante l’evento di Pechino: Pinecone porterà sicuramente una ventata di aria fresca e, soprattutto, permetterà di capire quali siano le vere aspettative di Xiaomi.
Ulteriori informazioni sul SoC Pinecone di Xiaomi
Probabilmente Lei Jun vorrà puntare con una strategia molto aggressiva su quella linea di prodotti sulla quale non ha propriamente puntato nell’ultimo periodo: la fascia alta, i top di gamma. Ebbene sì, non ci siamo sbagliati a scriverlo.
Perché se ci pensate un attimo, abbiamo assistito al lancio di tantissimi device della serie RedMi mentre quasi tutti i fan e gli utenti Xiaomi si aspettavano IL prodotto di punta, che fosse Mi Note 2 o Mi MIX così come un altro smartphone, ma che fosse UNO e SVILUPPATO come si deve.
Invece, come si è visto, abbiamo oggi a disposizione una caterva di smartphone, senza un preciso nesso logico o strategico sui quali il software non è perfettamente ottimizzato, proprio forse per colpa delle quantità esagerate di modelli diversi.
Non ci resta che aspettare il 28 febbraio quindi, ma speriamo e continuiamo a sperare con un briciolo di nostalgia che Xiaomi torni ad essere quella che è stata la più apprezzata casa produttrice di smartphone in Cina.
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Ma non hanno dichiarato che faranno ancora più smartphone?