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Xiaomi prova a prevedere la fine della crisi dei chip: sarà così?

La crisi dei chip è purtroppo una delle realtà attuali con cui anche noi utenti dovremo scontrarci. Sì, perché non soltanto le aziende come Xiaomi devono farci i conti: noi siamo gli utilizzatori finali dei prodotti che si servono dei processori in questione e una carenza come quella che stiamo vedendo peserà sicuramente sui nostri portafogli…se già non lo sta facendo. A tal proposito Lu Weibing, presidente di Xiaomi e vice presidente di Redmi, si pronuncia sulla crisi dei chip: quando finirà secondo lui? È difficile da dire, ma qualcosa si vedrà a breve.

Secondo Lu Weibing, presidente di Xiaomi, la crisi dei chip rallenterà ed entro la fine di metà anno prossimo, 2022. Previsione ottimista?

Stando a quanto comunicato oggi da Lu Weibing, pezzo da novanta e figura onnipresente all’interno di Xiaomi, la crisi dei chip è nera. Un dato di fatto che purtroppo non è nascosto a nessuno. Varie figure come IBM, ma anche i produttori stessi di microchip hanno affermato che ci sarà un rallentamento della crisi dei chip solo il prossimo anno. Il presidente di Xiaomi però cerca di essere ottimista e “dà un ultimatum”: se siamo ottimisti, la crisi finirà a metà del prossimo anno.

Una previsione ottimistica? Forse sì, forse no. Secondo IBM infatti, soltanto nel 2023 potremo vedere la luce in fondo al tunnel. Non dobbiamo dimenticare infatti che questa crisi dei chip non riguarda esclusivamente gli smartphones. Anzi, è proprio nata da tutt’altro settore, quello automobilistico, e si è espanso andando a creare un circolo vizioso. Infatti aumentare la produzione di apparecchiature per la produzione di microcircuiti è ostacolata dalla carenza dei microcircuiti stessi

Insomma, la situazione non è delle migliori e anche noi utenti dovremmo dare una mano in questo. Come? Cercando, nel nostro piccolo, di non gravare troppo su questa situazione emergenziale e cambiare, magari, uno smartphone ogni 4/5 anni.

Via | MundoXiaomi

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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Sonoio
Sonoio
2 anni fa

Se xiaomi aggiorna i suoi cellulari solo per due anni. Non vedo come si possibile tenere uno smartphone con software scadente. Ormai anche oppo e vivo hanno seguito i passi di Samsung, aggiornamenti estesi sempre di più, xiaomi è l’unica rimasta a non fare un cavolo, che delusione

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