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Xiaomi assicura che i suoi smartphone hanno un ciclo di vita della batteria di almeno 3 anni

Che sia un pregio oppure un difetto, non sta a me giudicare, ma Xiaomi è uno di quei produttori a cui risulta difficile stare dietro a tutti i modelli di smartphone che sforna nel corso di un anno, a ritmo frenetico. Non passa nemmeno un anno tra una generazione e l’altra, oltre che a modelli di smartphone che affiancano le serie attuali in modo parallelo, come la varianti T o altro.

Questo potrebbe da una parte indurre l’utente a pensare che il proprio dispositivo sia obsoleto, ma in realtà non è affatto così sia in termini “psicologici” che propriamente fisici, ovvero della durata della batteria. Infatti se alcune OEM sono finite nel centro della polemica chiamata Battery Gate, ovvero l’obsolescenza programmata di un dispositivo, nel caso di Xiaomi a livello statistico è possibile affermare che uno smartphone del brand ha un ciclo di vita di almeno 3 anni, prima che la batteria cominci a dare i primi segnali di cedimento.

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E’ la stessa Xiaomi a mostrarci che moltissimi utenti, già in possesso di un dispositivo con la griffe dell’azienda, hanno fatto il salto a Xiaomi Mi 10 provenendo da un Mi 6, che è stato lanciato nel 2017. Ciò significa che gli utenti di Mi 6 non hanno sentito la necessità di acquistare un nuovo cellulare per circa 3 anni fino al lancio della serie Mi 10, nonostante di mezzo siano state lanciate altre due famiglie, quali Mi 8 e Mi 9.

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Xiaomi assicura che i suoi smartphone hanno un ciclo di vita della batteria di almeno 3 anni

Insomma è evidente che i device del brand asiatico sono progettati per durare nel tempo e che l’azienda va fiera di questo successo, ma vale la pena precisare che quando parliamo di “ciclo di vita” ci riferiamo al tempo che intercorre dal momento in cui il cellulare arriva sul mercato fino a quando l’utente sente di doverlo cambiare perché le sue caratteristiche non sono più in linea con il mercato moderno.

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Ad esempio, se si esaurisce costantemente lo spazio di archiviazione, anche se elimini file e disinstalli app, significa che hai pochissima memoria per gli standard richiesti dalla app odierne. In questo caso caso di parla di completamento del ciclo di vita, oppure quando il tuo smartphone non consente più di giocare ai giochi più impegnativi o non scatta più foto spettacolari, è chiaro che ha completato il suo ciclo di vita.

Ma soprattutto, quello che sottolinea Xiaomi, è rappresentato dalle performance della batteria dei propri smartphone, che proprio nel caso di Mi 6, hanno mantenuto fino al passaggio a Mi 10 un livello alto, pertanto il cambio da parte degli utenti è stato fatto unicamente perchè oramai le funzionalità non soddisfacevano più le esigenze di un’utenza legato a device di fascia alta, come era Mi 6 al suo lancio.

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Ora sarebbe curioso sapere da parte di Xiaomi, se anche gli innumerevoli smartphone appartenenti alle altre fasce del mercato, entry level e mid range, mantengano fede alla statistica data dallo Xiaomi Mi 6. Infatti con così tanti telefoni lanciati sull’ormai saturo mercato tech, è possibile che questa statistica del ciclo di vita dello Xiaomi Mi 6 non venga replicata da tutti i telefoni a catalogo. Tuttavia, al momento non esistono motivi per dubitare il contrario e personalmente, la mia esperienza mi può far affermare che la storia di Mi 6 oltre che della batteria, è veritiera anche per Redmi 3S, da me acquistato nel lontano 2016 e che ancora ad oggi regala gioie senza battere ciglio. Certo, tutto dipende dalle vostre particolari richieste e necessità ma sono curioso di sapere da voi, ammesso che abbiate un device del brand, di raccontare la vostra esperienza, positiva o negativa che sia. Avete ancora un vecchio Xiaomi perfettamente funzionante oppure avete avuto esperienze negative che dopo nemmeno una settimana di vita del dispositivo, vi hanno costretto a gettarlo via?

[Fonte]

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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estafadoresdemierda

Dejad de hablar de ciclos de vida y mierdas. Programais vuestra mierda de dispositivos para que duren 3 años. Dais asco y sois una desgracia para la humanidad

Claudio Ghermandi
Claudio Ghermandi
2 anni fa

Xiaomi mi9T pagato 400 euro, primi problemi con la batteria dopo un mese, se non veniva caricato in maniera rapida si scaricava 1 volta su 3 in meno di 2 o 3 ore, scaldandosi enormemente. Prima dei 2 anni la modalità rapida faticava a partire. A 2 anni e 3 mesi, con una batteria nuova, l’hardware non fa durare la batteria più di 20 ore in stand by. E’ sicuramente obsolescenza programmata e calcolata. Sicuramente Xiaomi con me ha chiuso perché mi sento tradito. Stessa cosa per un Samsung Galaxy Note 2 che è stato ampiamente venduto con un bug… Leggi il resto »

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