Uno dei problemi più grandi degli utenti che acquistano dagli store esterni è la presenza della ROM cinese sugli smartphone. Senza le dovute modifiche (magari l’utilizzo di una VPN) non è possibile utilizzare i servizi Google su questi devices visto che in Cina essi non esistono. Infatti, almeno per ora, Big G non ha nessun potere nella terra madre di Xiaomi. Il grande mondo della MIUI, non tutti sanno, ha un store tutto suo utilizzabile tanto in Cina tanto qui da noi; così come il Play Store di Google lui si sta adeguando alle app a 64 bit. Infatti da oggi le app a 64 bit sono scaricabili dallo Xiaomi App Store.
Xiaomi App Store come Google Play: supporto alle applicazioni 64 bit
Dopo la grande polemica generata dal caso “Huawei” e il suo veto sui servizi di Google, Xiaomi sembra intenzionata a migliorare il proprio app store, ovvero il Mi Market, ed è per questo che si sta “allineando” agli standard a cui Google Play ha aderito da un anno a questa parte.
Infatti, è da agosto dello scorso anno che Google ha imposto che tutte le applicazioni del Play Store abbiano una versione a 64 oltre che una a 32 bit. Il 28 novembre dello scorso anno, WeChat ha lanciato una beta Android a 64 bit sul suo sito web ufficiale con numero di versione di 7.0.9. Grazie al continuo sviluppo dell’hardware degli smartphone, ormai il formato a 64 bit è diventato uno standard. Anche Apple nel 2013 ha introdotto il supporto per le applicazioni a 64 bit sul processore A7 dell’iPhone 5S, nonostante non abbia abbandonato il supporto per le applicazioni a 32 bit fino ad iOS 11 nel 2017.
Questa mossa fa capire come, oltre allo sviluppo della MIUI, Xiaomi sia interessatissima a dare il supporto per tutte le app di terze parti. Non sia mai che un giorno crei un market talmente grande da sfidare Google?
