Gli obbiettivi di Xiaomi sono chiari: diventare la prima azienda al mondo, sia per quanto riguarda la Cina che l’Europa. Alcuni traguardi li ha già sorpassati: ricordiamo il miglior trimestre in assoluto e la crescita dell’azienda in Spagna ed Italia. Oggi però arriva dalla Cina una notizia che accomuna questa azienda con Oppo: ovvero l’entrata nella TOP 10 (per Xiaomi la TOP 5) delle migliori aziende cinesi al mondo. La classifica è stata stilata da Kantar BrandZ, noto portale che si occupa della “valutazione” delle aziende internazionali. Vediamo come si è piazzato il colosso cinese.
Xiaomi è la 4° azienda più importante al mondo tra le aziende cinesi: questo è quanto affermato da Kantar BrandZ. Prima era 15°
Prima di vedere la classifica dei migliori 50 brand cinesi secondo BrandZ è doveroso chiarire di cosa si occupa questo sito internet e quali sono i parametri che gli permettono di dire se un’azienda è migliore di un’altra. Infatti, dire semplicemente che Xiaomi è tra le aziende migliori del mondo significherebbe tutto e niente. Per capire quali sono questi paletti bisogna capire cosa è un “marchio”: i marchi rappresentano una promessa fondamentale di valori e vantaggi offerti costantemente dall’azienda all’utente. Già considerando questo cominciamo a capire qualcosa di più.
Secondo questa semplice definizione quindi, BrandZ considera un’azienda migliore di un’altra anche (e soprattutto) in base a quanto essa ascolta gli utenti e cerca di soddisfarli. Questo può sembrare paradossale se pensiamo a Xiaomi ma non lo è affatto: la sua politica che prevede la produzione continua di smartphones poco diversi l’uno dall’altro è il punto fondamentale (secondo noi) che ha portato il colosso cinese ad essere tra i più apprezzati.
In particolare si piazza in quarta posizione su cinquanta, dopo Alibaba, ByteDance e Huawei. Un’altra caratteristica che è importante per BrandZ è il “valore” dell’azienda inteso non tanto dal punto di vista economico, e dunque quanti soldi macina ogni anno, bensì la sua capacità di attrarre clienti e portarli a sé. BrandZ misura in modo univoco questo dato e solo dopo lo inserisce all’interno di uno studio prettamente economico. Detto questo possiamo in breve riassumere che BrandZ calcola fondamentalmente tre cose:
- valore finanziario dell’azienda;
- contributo del marchio nell’ambito che ricopre (tech in questo caso);
- calcolo del valore per gli utenti e dunque l’apprezzamento.
Fonte | Weibo