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Surge S1: dettagli e confronto con i SoC rivali

Il nuovissimo SoC Xiaomi Surge S1 fa già molto parlare di sé e di quelle che possono essere le sue prestazioni “sul campo” quindi questo piccolo confronto con i suoi rivali può aiutarci a capire all’incirca quale sarà il risultato finale. Xiaomi ha dichiarato che il suo processore si colloca tra quelli di medio livello, in cui troviamo per esempio il processore di Qualcomm, Snapdragon 625, il SoC Mediatek Helio P25 ed infine il chip proprietario della rivale Huawei, Kirin 655.

Dal punto di vista tecnico i dati riportati sopra possono spaventare e sembrare una lingua sconosciuta, ma ci vuole veramente poco per farsi un’idea chiara dei dati a nostra disposizione: cominciamo dalla CPU: il Surge S1 è un processore octacore, dall’architettura 4×4, ma i core non lavorano tutti alla stessa frequenza come per lo SD 625 o l’Helio P25, e i 4 core più piccoli sono responsabili della performance e del consumo di energia.

Nella seconda riga della tabella riportata sopra troviamo “feature size”, in cui si riportano le dimensioni del transistor fisico che regolano i consumi e le eventuali dispersioni di energia: un numero di nm (nanometri) alto indica una non recente costruzione: basti notare i 14nm dello Snapdragon 625 o addirittura i 10nm dell’atteso SD 835. Ovviamente non potevamo pretendere una cifra molto bassa, ma sicuramente ci aspettavamo di meglio.

Qui sotto troviamo i risultati forniti da Xiaomi per i test su GeekBench – risultati che erano trapelati qualche giorno prima della presentazione ufficiale e di cui ve ne avevamo parlato qui – tenendo presente che l’Helio P25 è una rivisitazione dell’Helio P20 mostrato nella slide:

Parlando di processori grafici, Xiaomi si piazza indiscutibilmente al primo posto, grazie alla presenza della Mali-T880 MP4, processore dalla configurazione quadcore, perché il chip Mediatek è solo dualcore, mentre la performance del Kirin è sicuramente più bassa. Purtroppo però la Mali-T880 MP4 perde confrontandola con l’Adreno 506 dello Snapdragon 625, cosa che è stata anche pubblicamente dichiarata da Xiaomi alla conferenza: il Surge S1 può fornire solo la metà della prestazione dimostrata dal chip Adreno.

Dal punto di vista della RAM, il Surge S1 supporta una memoria a doppio canale a 32bit, come altri due chip nella tabella, con l’esclusione del MTK P25 che supporta la memoria LPDDR4X e per questo offre una trasmissione dati più veloce e allo stesso tempo un consumo di energia minore. La memoria LPDD3 è comunque sufficiente a garantire buone prestazioni per il caricamento veloce delle app, ma magari non soddisferà a pieno gli utenti che guarderanno video in HD o giochi piuttosto pesanti.

In tema di DSP (Digital Signal Processor), processore che nell’uso nella telefonia si occupa della compressione e riproduzione flusso dati e voce, si può dire che Xiaomi ha optato per una costruzione a 32bit che permette una voce in HD, la tecnologia VoLTE per un miglioramento in termini qualitativi delle chiamate vocali grazie all’ampio spettro di banda riservato e un doppio microfono per la riduzione del rumore.

Come si comporta l’S1 rispetto alla concorrenza dal punto di vista del supporto fotocamera? Qui Xiaomi ha il gran vantaggio della personalizzazione e così l’S1 è caratterizzato dal doppio processore ISP a 14bit che si traduce in una migliorata capacità di elaborazione e processo immagini. In teoria il doppio processore supporta anche le doppie fotocamere, oltre all’elaborazione a 14bit della profondità di colore, un doppio algoritmo di riduzione del rumore e un miglioramento del 150% della sensibilità alla luce. Anche i restanti rivali supportano la doppia fotocamera ma il Surge S1 è compatibile con fotocamere fino a 36MP.

Concludendo, sembra che questo sia un processore davvero di medio gamma, ottimo per scattare foto e riprendere video, però con molte incertezze dal punto di vista dei consumi, che sicuramente, vista la capacità di investimento in ricerca e innovazione di Xiaomi, segna la via per sviluppi futuri, anche se il Mi 5C resta un terminale veramente bello, sottile e molto maneggevole.

E voi, siete tentati dal provare questo nuovo processore?

Fonte

Elena Pitini
Elena Pitini

Appassionata di tecnologia, economia e libri, adoro gli animali e la vita all'aria aperta. Nel 2014, stufa delle marche di smartphone che si trovavano nei negozi, ho cominciato a studiare i "cinafonini" e tutto quanto si riferisca al mondo dell'elettronica cinese.. Xiaomi è stata prima una scoperta e poi un amore. Scrivimi: [email protected]

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