La maggior parte degli utenti non sa che in Cina, attualmente, si sta svolgendo una guerra. Niente paura, nessun morto ma semplicemente una guerra di parole ta due colossi della telefonia: Xiaomi e Huawei. Questo conflitto si sta consumando su Weibo, così come talvolta i politici fanno il proprio lavoro su Twitter e vede interessato un settore particolare della telefonia mobile ovvero quello della fotografia. Molto si dibatte sull’importanza del comparto fotografico degli smartphone e sembra che a mettere una pietra sopra a queste discussioni ci sia DxOMark. In ogni caso, per dare un taglio a tale conflitto pare che il nostro brand abbia suggerito che sui prossimi devices Xiaomi sarà montato un filtro RYYB invece che RGGB.
Suggerito filtro RYYB invece che RGGB sui prossimi top di gamma Xiaomi
Prima di procedere a descrivere quale sarà la differenza tra il filtro RYYB e RGGB (quello attualmente in uso sugli smartphones), ci teniamo particolarmente a mettervi a conoscenza di quest’aspra diatriba tra Xiaomi e Huawei. I due brand si stanno scontrando sul social cinese visto che entrambi tentano di raggiungere il primato per quanto riguarda il comparto fotografico dei propri rispettivi devices. Purtroppo o per fortuna il risultato non lo da l’utente finale ma il portale DxOMark che assegna dei punteggi alle fotocamere degli smartphones. Ultimamente, come saprete, la vetta della classifica è molto combattuta e il Mi Note 10 ha faticato molto per raggiungere i primi posti.
Mentre da una parte si combatte con sensori con tanti megapixel, la controparte gioca con la tecnologia e infatti ha presentato i dispositivi Honor V30, V30 Pro e Huawei P40 Pro con un filtro RYYB che serve per catturare più luce e scattare foto decisamente migliori. Non è tutto oro quel che luccica poiché se da un lato migliora la resa della luminanza, maggiore rispetto al filtro RGGB, dall’altro si nota una precisione minore nella resa del colore. Insomma, è un passo avanti sì, ma con qualche controindicazione. A livello tecnico, ciò che cambia tra il “nuovo filtro e il vecchio” è la sostituzione dei pixel nel mosaico RGB. Come sappiamo i colori utilizzati sono rosso, verde e blu ma nel filtro RYYB quelli utilizzati sono rosso, giallo e blu. Proprio questo permette al sensore fotografico di catturare più luce del normale.
Xiaomi con filtro RYYB
Tornando a bomba, Lu Weibing avrebbe suggerito l’arrivo sui dispositivi Xiaomi del filtro RYYB. Come al suo solito però non ha comunicato chiaramente il tutto e anzi, a suggerirlo sono stati gli utenti. Attraverso un simpatico “riempi gli spazi”, il general manager di Redmi ha buttato la bomba anticipando che molto probabilmente i dispositivi di fascia alta del brand includeranno questa interessantissima feature.
Che dire: dopo il sensore da 108 megapixel su Mi Note 10, il brand punta in alto per quello che riguarda le fotocamere degli smartphones. A dirla tutta non sappiamo se questo basterà a portare (ma soprattutto non sappiamo per quanto tempo porterà) Xiaomi in vetta alla classifica DxOMark. Quello che sappiamo di certo è che non è una chart del genere che reputa quale sia il device migliore in assoluto. Da sempre reputiamo che il risultato migliore lo da il device che, in mano all’utente, scatta foto ottime per l’utente stesso. Punteggi alti non sono sintomatici di una buona qualità fotografica.
Ma voi che cosa ne pensate? Credete che Xiaomi riuscirà a divenire il primo brand in questo senso, nell’eterna corsa a chi ce l’ha migliore? Ma soprattutto: unendo il sensore da 108 megapixel a questa generazione di filtro, quanto miglioreranno le fotografie scattate? Scrivetecelo nei commenti!
Si sa fin dall’antichità che la verità sta sempre nel mezzo! E dunque perché non montare un filtro RGYB?
Buon articolo ma dovresti correggere il refuso.. Ha buttato la “bimba” 😉
Accidenti! Grazie mille Rox, correggo subito!